Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Fra poche ore nel mondo cristiano risuoneranno le universali parole “Gloria a Dio e Pace agli uomini di buona volontà” e niente è più importante della Pace perché il mondo sia migliore, e il Mondo significa tutta l’Umanità, di qualsiasi razza o religione.
La Pacem in Terris è l'ultima enciclica pubblicata da papa Giovanni XXIII l'11 aprile 1963.
Il Pontefice si rivolge a «tutti gli uomini di buona volontà», credenti e non credenti, perché la Chiesa deve guardare ad un mondo senza confini e senza "blocchi", e non appartiene né all'Occidente né all'Oriente. «Cerchino, tutte le nazioni, tutte le comunità politiche, il dialogo, il negoziato». Bisogna ricercare ciò che unisce, tralasciando ciò che divide.
Ricopio e riporto alcune parole che un altro papa, Giovanni Paolo II, pronunciò il capodanno del 2000, anno della pace:
[...] "Pace in terra agli uomini, che Dio ama!". L'augurio evangelico ci suggerisce un'accorata domanda: sarà all'insegna della pace e di una ritrovata fraternità tra gli uomini e i popoli il secolo che inizia? Non possiamo certo prevedere il futuro. Possiamo però stabilire un esigente principio: ci sarà pace nella misura in cui tutta l'umanità saprà riscoprire la sua originaria vocazione ad essere un'unica famiglia, in cui la dignità e i diritti delle persone - di qualunque stato, razza, religione - siano affermati come anteriori e preminenti rispetto a qualsiasi differenziazione e specificazione.[...]
Siamo lontanissimi ancora dalla risoluzione di queste speranze, ma crediamo ancora che sia possibile.
Questo Natale si caratterizza, non solo nel nostro Paese, da una ristrettezza economica dovuta a chi la pace non la cercava in casa propria, ma la vedeva e trovava solamente in altri “paradisi” fiscali e non celesti e quindi ritorniamo al tempo in cui Carosone prima e altri poi fecero sentire il loro canto usando la dolce ironia napoletana:
e, da buoni osservatori della Natura, facciamo quello che questi esserini di buona volontà sono abituati a fare da millenni: correre correre lavorare lavorare, ma l’importante è di farlo tutti insieme e solo allora potremo avere il nostro vero “albero di Natale”, doni compresi, a costo zero!