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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Anno novo, spiaggia nova!

15/1/2012 - 8:06


Ricopio paroparo da Wikipedia perché oggigiorno se una cosa non è su internet questa non è creduta vera:

 

“Le dune costiere, oltre a rappresentare un importante ecosistema meritevole di conservazione, svolgono un ruolo importante nella difesa della costa dall'ingressione del mare. Sono infatti un ostacolo fisico al suo avanzamento e costituiscono un consistente deposito di sabbia che può ripascere naturalmente la spiaggia dopo che le mareggiate invernali hanno distrutto la spiaggia ed intaccato la duna stessa. Le dune costiere sono uno degli ambienti naturali più minacciati, perché il turismo balneare le considera un'inutile ingombro. Centinaia di chilometri di coste hanno già perduto ogni naturalità e al posto delle dune sorgono edifici costieri, strade, parcheggi, stabilimenti balneari. Pochi sistemi dunali si sono conservati dove l'utilizzo della spiaggia si è mantenuto più a lungo sostenibile. Anche in questi luoghi, tuttavia, la distruzione avanza: anno dopo anno le concessioni demaniali aumentano e i gestori ampliano poco alla volta lo spazio occupato dalle loro attrezzature. La stessa pulitura dell'arenile con mezzi meccanizzati porta alla sparizione delle dune.”


Ai miei tempi c’erano occhio e  curiosità che sopperivano!


Si imparava subito che per fare una duna occorrevano tre cose fondamentali: la sabbia in movimento  che fosse trasportata dal vento e frenata da un ostacolo, fosse legno o altri detriti spiaggiati.

Il tempo nessuno poteva verificarlo!

 

Ai fruitori di Bocca di Serchio, quello vero non quello scambiato per Marina di Vecchiano (come il parcheggio di Case di Marina nel comunicato  sull’adozione di aree verdi comunali) e a quelli “di fòri” che si sono ambientati e han capito in che mondo hanno avuto la fortuna  di “piovere” e anche, ovviamente, agli amanti della Natura, ho il piacere di mostrare la rinascita della spiaggia “di là” e il suo sperato futuro consolidamento.


Quanti di noi, ai tempi delle baracche di paglia, hanno giocato a fare ruzzoloni dalle alte dune di San Rossore?
A chi importava sapere l’enorme lavoro fatto dal vento e dalla sabbia per costruire quel campo di gioco, tanto fragile quanto bello?
Chi era cosciente dell’ecosistema?
Penso proprio nessuno, ma, anche se non vi era conoscenza vi era tantissima coscienza e quella non la darà mai la “rete”, ricordatelo:

cento, trecento, mille amici su fb non valgono un solo compagno di giochi.

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15/1/2012 - 22:00

AUTORE:
Mina

Amo guardare la luce e il mare, i loro giocare a rincorrersi e a chiapparsi nei diversi momenti della giornata. amo i ricami che sia acqua che vento fanno con i granelli di sabbia. amo camminare sulla riva del mare e lasciare le impronte del mio passaggio, soprattutto quando il piede sprofonda nella sabbia morbida morbida. amo quei momenti della giornata quando l'aria sembra essere ferma e l'acqua del serchio diventa uno specchio. amo quello che gli occhi riescono a catturare. mi piace tutto del nostro mare e nonostante l'età, non più tenera, mi perdo a guardare i tronchi portati dal mare, anche quelli più piccoli che sembrano intagliati, che a volte raccolgo e porto ai bimbi a scuola e insieme ci divertiamo a scoprire che cosa sembrano. Mi perdo a raccogliere le conchiglie, quelle arancioni tutte uguali, eppure non resisto come ne vedo una inizio a raccoglierle, una dopo l'altra e qualche volta un campanile, le unghie delle fate...e se sono fortunata come oggi trovo delle conchiglie inaspettate, delle chioccioline...ma la mia raccolta non si ferma ai reperti del mare, prosegue con i sassi rossi, cocci portati da mare, lisci, a cuore, sottili sottili, più grossi. una rete aggrovigliata con quelle rotelle galleggianti...raccolgo pure quelle e anche dei rocchetti di plastica colorati che si possono impilare uno dentro l'altro e per i bimbi diventano giochi inusuali, giochi che si fanno giocare, che permettono di essere manipolati e piegati alla fantasia, diversamente dai bei giochi strutturati, finiti che offre il mercato. il mare, il nostro mare, quello di là dal serchio per me è l'isola del tesoro in ogni senso.

15/1/2012 - 12:22

AUTORE:
Sonia

Ho ingrandito la foto e già sento l'odore di salsedine, il rumore delle onde ricciolute, la brezza che mi accarezza le gote, lo strido del gabbiano che non manca mai, un meraviglioso stato di benessere e un incommensurabile godimento nel poter spaziare con lo sguardo e col pensiro in un ambiente miracolosamente scampato e rimasto selvaggio...nel senso di deserto disabitato naturale.
Le poche orme sulla spiaggia turbano la perfezione della modellatura che il mare ha saputo creare nei suoi vari cambiamenti di umore, i trochi sagomati dalle intemperie che affiorano dalla sabbia sembrano cetacei arenati...in basso a sinistra la rena finemente striata dal vento è un autentico ricamo.
Quando ero bambina ho raccolto tanti gusci di arselle vongole conchiglie cannolicchi resti di carapace di granchi e frammenti di stelle marine o comunque una varietà infinita di minuzie che le mareggiate regalavano ai primi visitatori...e ne facevo collezioni. Da quando ho riprovato questo gioco, sono stata tristemente delusa perché il mare è diventato avaro di reperti, volendo potrei comprare quelle bustine di conchiglie già confezionate di cui non conosco la provenienza...ma non è la stessa cosa: la magia che provavo nello scovare qualche piccola rarità se n'è andata per sempre con la mia infanzia.