Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Che il treno fischi è risaputo, ma che da un po' di tempo sia una cosa continua dalla mattina alla sera, appena passato Migliarino o poco prima della stazione secondo da dove arriva il convoglio, non è giusto.
Le FS danno indicazioni ai macchinisti di fischiare quando è noto che ci sia un pericolo sui binari oppure lavori in corso, ma qui il pericolo non è "sui" binari, ma "dai" binari e i lavori non sono di attivi "operai" ma di luride "merde".
Come hanno scritto diversi forumisti, è cosa risaputa quello che succede sulla ferrovia appena fuori dell'autostrada e un nostro lettore di Pisa (siamo andati lontano gente!), che lavora a Massa, ci manda un documento fotografico ripreso a volo dalla carreggiata sud della A12.
Il lettore dice che quattro bastardi sono un piccolo numero, perchè a volte ce ne sono a decine.
Lascia stare macchinista, lascia i fischi a chi con il fischio deve richiamare all'ordine e non all'attenzione!