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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA
PRC Pisa - Tutti i giorni deve essere la "Giornata dalla memoria"

26/1/2012 - 14:13


Tutti i giorni deve essere la "Giornata dalla memoria"
 

“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari...”.

 Iniziava così una celebre frase dedicata alla tragedia della Shoa, sterminio nazista del popolo ebraico, le cui vittime proprio domani verranno ricordate nella Giornata della Memoria.

Un'iniziativa che simbolicamente vuole ricordare quei tragici eventi nell'anniversario dell'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz il 27 Gennaio 194 ad opera dell'Armata Rossa.Un'opera che con scientifica banalità portò degli uomini a condannare milioni di persone ad una fine orribile, che riguardò insieme agli ebrei anche molte altre categorie “sbagliate”, "eversive", "inaccettabili".

 Zingari, antifascisti, slavi, omosessuali, testimoni di Geova, disabili. Pezzi di umanità che troppo spesso anche in occasione di questa ricorrenza non vengono adeguatamente ricordate.
 
Quel giorno in cui il mondo conobbe il più terrificante volto del nazifascismo dovrebbe però, anche oggi, essere ricordato per quello che effettivamente fu: un faccia a faccia della cultura europea con se stessa. E' infatti in auge da un po' di tempo un'operazione culturale atta a ridurre quel tragico periodo a mera conta delle vittime.

 Un pericoloso revisionismo storico, portato avanti spesso dai media e dalle classi dominanti, che tenta di isolare la Shoah dall'Antifascismo e dalla Resistenza. Una mezza verità che rischia di gravare come un macigno su una ricorrenza che dovrebbe portare alle giovani generazioni il monito tanto degli effetti che delle cause di quell'oblio. Questa grave mancanza, oggi come ieri, si traduce in una serie di atti che rendono quella dell'antifascismo una questione assolutamente attuale.

Una risposta doverosa ai tanti effetti di queste mistificazioni, che si fanno sentire in un sempre verde fenomeno neofascista, con annessi i gravi casi di violenza perpetrati a scapito di organizzazioni e militanti antifascisti (di cui la Roma degli ultimi anni ci da una triste casistica) o quelli ancor più pericolosi perpetrati come effetto di ambienti culturali nefasti (la Firenze macchiata del sangue di due senegalesi).

Tutto questo senza dimenticare le sempre attive infiltrazioni nel mondo giovanile di organizzazioni come Casa Pound che oggi cercano di mascherare la loro natura con improbabili restyling, fino ad arrivare alle pericolose aberrazioni che periodicamente riguardano gli ambienti più “alti”, finanche il parlamento, con tentativi di equiparare i partigiani con i mercenari della Repubblica di Salò.
Per tutti questi motivi noi pensiamo che il Giorno della Memoria dovrebbe essere più che altro il culmine simbolico di un'attività quotidiana di lotta a questo genere di fenomeni. Un momento in cui fare il punto su quello che siamo e vogliamo essere come cittadini di quella Repubblica intessuta nella trama dell'antifascismo.
Luca Barbuti
segretario PRC Pisa
Luca Panicucci
coordinatore Giovani Comunisti Pisa

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