Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
O Serchio nostro, fiume del popolo!
tu vai sereno come un gran popolo,
lasciate le placide cune,
muove all’officina comune...
Nel 1902 Giovanni Pascoli così scriveva in una delle Odi: "Al Serchio".
Sono passati 110 anni e se rimane dello stesso Popolo il corso del Fiume, ben diverse sono le attribuzioni di "gran" a quel popolo e di "comune" all'Officina.
e il Serchio, che in una immagine dovuta al caso mostra una limpida V, rinnega che questa stia per Voce;
ben diverso era ed è il suo intendimento!