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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Tre piccoli annunci

12/2/2012 - 10:20

Ogni domenica, da un po’ di tempo, scrivo questa rubrica. All’inizio scrivere era una gioia e una fatica, ora è una fatica e una gioia. Si comincia a perdere i pezzi, a non saper cosa dire. Sono indeciso di cosa parlare. Le mie idee sono sempre quelle, rischio di ripetermi. Mi rallegro del fatto che La Voce del Serchio va bene, ma comincia a spaventarmi l’idea di scriverci ogni settimana. Mi chiedo se faccio bene a scrivere della mia vita quotidiana, come ho fatto quando è partita mia figlia Laura che ci legge da lontano e mi ha mandato delle foto molto belle dall’Australia. O dei miei interessi che non frega quasi niente a nessuno.
E poi non posso scrivere di cose che non conosco bene. Avrei voluto scrivere delle dichiarazioni di Barroso, ma non sono capace di farlo con la cognizione con cui l’hanno fatto in tanti su questo giornale i cui interventi ho letto con molta attenzione.
 
In questi giorni ho pensato di bussare alla porta dello studio di Barroso a Bruxelles e dirgli: “Sono io posso entrare?”.
E gentilmente essere allontanato: “Il Presidente è occupato, desidera?”.
“Niente, grazie, sono venuto qui solo per curiosare”.
E me sono andato con una domanda che non ho potuto fargli: “Scusi Presidente, pensa mai, forse malconsigliato, di sbagliare?”.
Mica volevo chiedergli della sua scelta giovanile filomaoista? Neppure volevo insinuare che il suo passato filocinese in altre forme ritorna. Neanche insistere sullo sbaglio di località. Certo il Presidente della Commissione Europea che dice “Ikea a Pisa ha aspettato sei anni per un permesso che in Cina le avrebbero dato in otto mesi” getta discredito sulla Toscana e fa discutere. Gli avrei se mai chiesto se ha riflettuto sulle obiezioni che gli sono state mosse e se sentiva il bisogno di rettificare quella sua dichiarazione. E poi se dobbiamo accettare l’idea che sia possibile governare senza chiedere ai cittadini il loro parere, che non sono burocrati, bensì una comunità fiera della sua storia e delle bellezze del suo territorio. Bè troppo complicato per me parlare con Barroso. Troppo complicata la politica per Barroso. Vabbè, ci rinuncio.
Ho appena letto una poesia che si intitola Piccoli annunci e anch’io scrivo il mio:
Cercasi persona qualificata, eccellentissima autorità, che chieda scusa quando sbaglia.
 
Difficile? Difficile anche raccontare la crisi del manifesto per adempiere pienamente a una rubrica che ha per intestazione Finalmente domenica! Il manifesto in liquidazione, finalmente! È un titolo che piace a chi pensa che l’articolo 21 della Costituzione sia superato, perché l’informazione è una merce come le altre. E poi Luigi Pintor, fondatore e primo direttore del manifesto, sarà anche stato per Enrico Berlinguer il più bravo giornalista italiano, ma tutti e due sono morti da un pezzo, il manifesto è un giornale un po’ bruttino e vende neanche 30mila copie, meno degli abitanti di San Giuliano. Chissà perché dovremmo mantenerlo in vita con i soldi pubblici. Fa bene Monti a chiuderlo, chi se ne frega! Succede poi che ci manca qualcosa, che cominciamo a pensare che l’informazione indipendente è un bene comune e allora via col secondo annuncio:
Si cerca libertà di stampa. Attenzione! Chiunque sappia dove sia finita si faccia avanti!
 
Difficile anche parlare di poesia. A chi vuoi che interessi poi la poesia. Succede però di sentire vicino un poeta che non si è mai conosciuto quando all’improvviso ci si imbatte in un verso di cui ci si innamora. Come ci si innamora di una musica. Io per esempio sono innamorato delle sinfonie di Mozart e innamoratissimo della suite n. 1 per violoncello solo di Bach. Ho letto in questi giorni una poesia intitolata Al mio cuore, di domenica. Ho ascoltato in Tv Saviano che leggeva quello che per lui è il più bel verso d'amore del ‘900: “Ascolta / come mi batte forte il tuo cuore”. Conoscevo solo questi due versi o poco più quando mi sono buttato a leggere il libro della poetessa che li ha scritti. Sentite questa strofa di Nulla due volte: “Non c’è giorno che ritorni, / non due notti uguali uguali, / né due baci somiglianti, / né due sguardi tali e quali”. Poi ho letto questo titolo: Disattenzione. La poesia comincia così: “Ieri mi sono comportata male nel cosmo. / Ho passato tutto il giorno senza fare domande, / senza stupirmi di niente… “. Di questa poetessa non sapevo neanche pronunciare il nome. Ecco infine il terzo annuncio:
Ringrazio una persona che mi ha dato “La gioia di scrivere”, la raccolta di poesie (1945-2009) di Wislawa Szymborska.

Post scriptum
Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, è morta lo scorso 1 febbraio. Cerimonia laica per l’ultimo saluto, con musica di Ella Fitzgerald: “mia nera gioia, tronco colmo di canto” (Ella in cielo).
 
 
 
 



Fonte: il manifesto, giovedì 9 febbraio 2012 - Senza fine
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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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18/2/2012 - 11:53

AUTORE:
wow

Hai ragione Valeria: piccolo grande giornale...
Oggi, in prima pagina, la foto di un piccolo grande uomo come Dustin Hoffman con la foto del manifesto in mano.
Guarda Dustin, il manifesto è un giornale di sinistra...
Dustin risponde: "Embè, non sono mica Charlton Heston. Dammi qua".
Click

14/2/2012 - 10:11

AUTORE:
Valeria

Sono d'accordo con te, caro Ovidio. Compriamo ogni giorno il manifesto e organizziamo qualcosa per salvare questo piccolo grande giornale.

12/2/2012 - 10:55

AUTORE:
antonietta timpano

..." solo questo posso fare per loro/
descrivere il volo/
non l'impatto col terreno".
dice la Szymborska in una poesia dedicata all'11 settembre .

Non interrompere la tua rubrica, non giudicare quello che scrivi
ma lascia che le dita volino da sole sulla tastiera , come quelle di un pianista ispirato, trasognato.
io ti attendo e spesso scrivo il mio commento lasciandomi guidare solo dall'eco delle tue parole, quando mi sfiorano il cuore.

potremmo insieme intervistare Barroso con l'immaginazione o decidere di andare a trovarlo davvero.

Chissà quale soddisfazione ci darebbe .!??

Personalmente preferisco partire dai piccoli o grandi fatti che ci accadono , per allargare poi il ragionamento su scala più ampia .

"Quello che è più personale è più generale" sostiene Carl Rogers, il fondatore del counseling come modalità di aiuto.

Chiedo a voi, amici miei,una mano per far conoscere in cosa consiste questo tipo di approccio.

Venite al mio seminario introduttivo , sabato 25 febbraio ,dalle 16 alle 18, a Pisa, presso la British school e portate con voi conoscenti, amici ....... Mi fareste felice!
Antonietta