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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
TOSCANA
Intervento di Nino Frosini PdCI Fds

17/2/2012 - 11:50


 Un governo lo si giudica dagli interessi che rappresenta, dalle modalità con cui li persegue e dai risultati ottenuti.

 
In base a questi parametri e giudicando, noi, prioritaria la rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro dipendente questo governo si configura come il peggiore nella storia repubblicana del nostro Paese.
La sobrietà nel portamento o il “britisch aplomb” dei suoi componenti sono aspetti marginali eventualmente interessanti solo per una lettura della politica in stile gossip.
Invece un diffuso senso comune largamente presente anche a sinistra e variamente corroborato da “opinion leader” in odor di laica santità come Eugenio Scalari o Mentana, tende a vedere in Mario Monti l’uomo del destino.
C’è da dire che anche questo è un regalo avvelenato, uno dei tanti, di Silvio Berlusconi e cioè aver prodotto un antiberlusconismo dai risvolti mistici. Acritico e completamente scisso da ogni questione di merito. A un certo punto pur di non vedere più questo impomatato tracagnotto circondato da puttane, malfattori e guitti di ogni risma, abbiamo finito per non vedere neppure che chi arrivava a “salvarci” sarebbe invece riuscito a colpirci quanto, dove e come Silvio non aveva mai potuto.
Mario Monti inaugura una stagione nella quale si può mentire fino a circuire le coscienze in nome dei bisogni di una ristrettissima oligarchia finanziaria.
Si mente, da parte di questo governo per conto di banche, banchieri e mercati finanziari.
Si mente per convincere i lavoratori più giovani, ovviamente precari, che la soluzione ai loro guai sta nel dare la possibilità a chi appunto li assume da precari di licenziare i loro padri e fratelli maggiori senza alcun giustificato motivo.
Si mente per portare al cospetto della BCE e dei mercati finanziari europei “lo scalpo” dell’art. 18 lanciando così il segnale a tutti gli squali dell’imprenditoria mondiale che in Italia si può investire tranquilli perché anche il licenziamento individuale è finalmente libero da ogni vincolo.
Si mente e si mentirà perché chi non arriva alla fine del mese, arrivi però a considerare come un successo suo le risalite della borsa e il calo dello spread.
Si mente e si mentirà sulle liberalizzazioni raccontando che con la concorrenza, anche fra lavoratori, si starà tutti meglio. E pazienza se i poveri si faranno la guerra e i potenti faranno trust (comunella...) com’è accaduto con i servizi ENEL, con le banche, con le assicurazioni, con la telefonia mobile, con i supermercati, con i carburanti etc.
Questo Paese non ha mobilità sociale se non verso il basso. I figli degli operai fanno il mestiere dei padri ma senza la “noia” del posto fisso. Quelli dei banchieri girano fra banche e dintorni e lo faranno a vita magari annoiandosi a morte.
Questo Paese ha il 10% dei suoi abitanti che possiede il 50% della ricchezza.
Questo Paese ha il 95% dei media e più o meno l’80 % di quanto rappresentano i partiti che sta in difesa degli interessi di quel 10%.
Questo Paese è alle soglie di una dittatura liberista.
Mario Monti sembra un replicante senz’anima, ma ha un cuore che batte per i ricchi e una testa lucidissima che ben studia strategia e tattiche per arricchirli sempre di più.
Mario Monti sa che il consenso è uno strumento formidabile e fabbricabile anche contro gli interessi di chi acconsente. Per questo ha rifiutato le Olimpiadi. Del resto è o no dipinto e visto come l’uomo del rigore?
Però reagire si può. E si deve.
Nulla di quanto si riuscirà a ottenere o a difendere sarà a buon mercato. Saperlo non risolve ma senz’altro aiuta.
E la CGIL almeno per ora c’è.

 

Fraterni saluti

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