Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
redazione@gonews.it
lavocedelserchio on line
Pisanotizie Pisanotizie
Messaggio contrassegnato
Mercoledì 29 Febbraio 2012 12:37
La fiera delle favole
La richiesta di Ikea e della società Sviluppo Navicelli di costruire il megastoredella multinazionale svedese nell'area compresa fra l'Aurelia e il canale deiNavicelli rovescia l'impostazione fondamentale del Piano Strutturale d'Area che ha impegnato i consigli comunali di Pisa, Cascina, Vecchiano, S. Giuliano, Calcie Vicopisano alla fine del 2010.
Alla base della bozza di piano c'era una ideacondivisa da tutti che qualsiasi investimento di grande rilevanza sarebbe dovutopassare attraverso una valutazione comune d'area e, come ebbe ad affermarel'allora assessore Antonelli, non si sarebbe più dovuto sottostare come nelpassato a imposizioni imprenditoriali in contrasto con con la pianificazioneterritoriale.
Per intenderci come ha fatto Ikea per 6 anni con il comune diVecchiano.Ma le poche persone che hanno potuto assistere al consiglio comunale di Pisa del16 febbraio hanno avuto la possibilità di sentire il sindaco Marco Filippeschielencare un sacco di favole a proposisito delle cosiddette ricadute positivesulla città derivanti dell'insiediamento Ikea lungo la via Aurelia nell'area giàdestinata allo sviluppo della cantieristica.
Che le cosiddette ricadute occupazionali, al di là dei saldi positivi fraoccupati e penalizzati dal nuovo insediamento erano favole ci ha pensato il suocollega Millozzi sindaco di Pontedera dicendo che mai e poi mai avrebbe accettatol'esclusiva pisanità dei nuovi occupati. La contestazione a Filippeschi ècontinuata il giorno dopo dai colleghi di Cascina, Vicopisano, Crespina edall'assessora provinciale Romei che ha detto che per evitare una qualsiasidiscriminazione sarebbe stata istituita una commissione che avrebbe vagliato ledomande sulla base della competenza e non altro. Tanto meno la vicinanza entro i15-20 chilometri.
Ma la ciliegina è arrivata dalla direzione dell'Ikea che hasmentito categoricamente di aver mai contrattato alcunche con il sindacoFilippeschi, ma di essere solo interessato a esperienza, competenza epredisposizione al cliente da parte dei neo assunti. Tutti sanno, ma è benetenerlo nascosto, che i nuovi insediamenti di Ikea in Italia vengono gestitisopratutto da personale proveniente dagli insediamenti considerati ormai maturi, non più in grado di svilupparsi e quindi in esubero, nel nostro caso da SestoFiorentino, e da lavoratori partime o a chiamata per i giorni di maggiore affluenza.
Alla faccia della prospettiva stabile per giovani e famiglie decantatada Filippeschi.
Filippeschi parla ancora di ricadute occupazionali nel settore della nautica cheverrebbe maggiormente evidenziata dalla vicinanza con Ikea. Quì viene proprio daridere! Ma i frequentatori di Ikea appartengono forse al target sociale deipossessori delle barche che vengono prodotte nei cantieri pisani? Oppure, non èpiù facile immaginare manodopera qualificata del settore del mobile di Cascina ePonsacco che vanno a occuparsi nella nautica?
E ancora, ma quei terreni doveverrà costruito il megastore non erano destinati allo sviluppo della nautica e aquel proposito venduti, e mai riscossi, a una società, Sviluppo Navicelli, cheprontamente ha modificato il proprio assetto societario per fare cassa dallavendita a Ikea. Non molti anni fà da giovane dirigente comunista Filippeschiavrebbe bollato la vicenda come una insopportabile speculazione. Ma i tempicambiano. Ora al sindaco interessano più le amicizie con manager e imprenditoriche con gli operai. Ma sia chiaro, solo per la difesa dei secondi naturalmente!!
Per l'affermazione che Pisa avrà così grande visibilità non faccio commenti.L'affermazione è sciocca e si commenta da sola.Parla anche di prospettiva di sviluppo per Porta a Mare senza tenere contodell'opinione degli abitanti interessati. Venti anni fà , come segretariocittadino del PCI, sosteneva la necessità di shuntare il tratto d'Aurelia daMadonna dell'Acqua ai Mortellini con una arteria complanare all'Autostrada o insubordine, la gratuità dell'autostrada nel tratto Migliarino - Tombolo.
Riteneva e con lui tanti altri, che il quartiere di Porta a Mare doveva essere liberatodalla morsa del traffico e dall'inquinamento da traffico.. Oggi con larealizzazione urbanistica e commerciale nell'ex area della Saint Gobain e con larealizzazione del megastore Ikea pensa che siano sufficienti l'allargamento dellasede stradale in alcuni tratti e le rotonde? Perché questo accanimento acostruire lungo l'Aurelia quando la localizzazione, balza agli occhi di tutti, intermini di mobilità è concettualmente sbagliata? L'attraversamento est-ovest enord- sud subirà uno strangolamento che si ripercuoterà su traffico cittadino,perché come ha detto un eminente urbanista, in un tubo può passare solo una dataquantità di acqua e non c'è soluzione al mondo che ne possa far passare di più.
L'assessore Cerri nel presentare la variante urbanistica riguardanta Ikea ha accennato solo superficialmente che come localizzazione erano state avanzatealtre due proposte. Una nell'ex area Galazzo e l'altra nell'area di Ospedaletto eche fra le tre proposte era stata scelta quella lungo l'Aurelia. Non ha spiegatominimamente i motivi che hanno determinato la scelta. Capisco che l'area Galazzoavrebbe causato gli stessi problemi di viabilità sull'Aurelia, ma perché non èstata scelta l'area di Montacchiello che avrebbe dato meno problemi dicongestione e qualche vantaggio in più?
Questo non ce l'hanno detto ne Cerri, neFlippeschi e allora, perché, chiediamo ancora una volta, si è preferito l'areadella società Sviluppo Navicelli? Quali interessi ci sono sotto? Crediamo che icittadini pisani abbiano il diritto di sapere.
Noi speriamo e crediamo che una attenta analisi da parte della Regione non possanon tenere conto dello strangolamento del quartiere di Porta a Mare e si pensi diinvestire sì, ma nel rispetto delle impostazioni del Piano Strutturale d'Area ameno che la nomina del buon Beppe Sardu a presidente di Acque Spa non abbiavoluto anche dire che ormai il Piano era da considerarsi cartastraccia.
Mario Minuti - Responsabile enti locali, segreteria provinciale PRC PISA