Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
"Vivere in "campagna", un tempo, voleva dire possedere quasi tutti un "orto". Difficile che i bambini del "60" o giù di lì confondessero un asparago con un fungo o la "spargina" con un albero di pero. Le fragole non "nascevano" nelle confezioni del supermercato e non si mangiavano a febbraio. La terra non era "sporca" e i pomodori si mangiavano direttamente sulla "pianta", come faceva la Angela.
C'erano le stagioni e le verdure e la frutta di stagione.
Per questo è difficile mangiare l'uva a Natale, anche se porta bene.
I nostri bambini spesso non conoscono niente di tutto questo, che è stata cultura, conoscenza.
Non costringiamoli o indirizziamoli solo verso un mondo virtuale e supertecnologico. C'è anche tutto il "resto".
Il respiro della natura che è vita. Induce al rispetto, alla pazienza, alla misura del tempo.
Per questo abbiamo deciso di proporre questo progetto, perchè i nostri bambini recuperino il senso della vita."
Questo progetto è stato reso possibile dal contributo del locale ASBUC nel programma dello scorso anno per finanziamenti ad associazioni che operano sul territorio.