Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
È morto Giuliano Vincoletti, aveva 88 anni. Nel 1941 aveva cominciato a lavorare alla Piaggio di Pisa. Con la cellula comunista (clandestina) organizzò varie azioni di boicottaggio, contro la fabbricazione di armi. Preso a calci e spintoni dai fascisti, abbandonò lo stabilimento e tornò sui monti di Molina di Quosa a fare il boscaiolo. Nel 1943 entrò nella Resistenza con la formazione partigiana “Nevilio Casarosa”, distaccamento della brigata Garibaldi. Fu protagonista di tante azioni partigiane.
Dopo la guerra fu per molti anni sindaco di San Giuliano Terme. Vincoletti fu dirigente del Partito comunista, esempio di dirittura morale e di passione civile. Amico di Uliano Martini, di Walter Pistelli e di tanti altri compagni la cui memoria è ancora presente tra i sangiulianesi.
I funerali avranno luogo oggi alle 15 alla Pubblica Assistenza in via Bargagna dove è allestita la camera ardente. La salma verrà poi tumulata al cimitero di Molina di Quosa. Qui sarà commemorato dal sindaco Paolo Panattoni.