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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
IL QUADRO
L'alzaia
di Telemaco Signorini

8/3/2012 - 14:52

 

 

L'alzaia, realizzato nel 1864 è sicuramente uno dei dipinti più conosciuti di Telemaco Signorini.

Rappresenta dei braccianti durante il loro lavoro, impegnati a trascinare con delle corde una chiatta, lungo l'argine dell'Arno (chiamato "alzaia").

I braccianti sono mostrati con le gambe affondate fino ai polpacci nel terreno, le braccia abbandonate lungo i fianchi, vestiti di colori scuri con solo le maniche bianche arrotolate che fanno contrasto con la carnagione, abbronzata dalla presenza costante al sole.

I visi sono girati verso davanti tranne quello dell'ultimo che è girato verso lo spettatore, l'espressione di questo è chiaramente stanca, lo sguardo volto verso il terreno a guardare quanto manca probabilmente.

La stanchezza, l'atteggiamento esausto degli uomini che si muovono solo per inerzia contrasta con il paesaggio circostante, che anche grazie ai colori chiari ci trasmette serenità, calma.

 

Questo quadro funziona come un manifesto di denuncia sociale.

 Denuncia per i contadini sfruttati contro la borghesia sfruttatrice, tematica generalmente molto affrontata e discussa all'epoca in cui anche Signorini decise di far sentire la propria opinione.

 

D.Perna

 

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9/3/2012 - 1:33

AUTORE:
marziobaldassari

Ho avuto occasione nel 2005 di vedere la mostra dei pittori macchiaioli Fattori,Signorini, Lega ecc.nel castello Pasquini di Castiglioncello.C'era anche il dipinto che rappresentava l'alzaia di Signorini.E' un bellissimo quadro verista che illustra le differenze sociali dell'epoca. .Guardando il quadro si vedono i braccianti imbracati al petto con le funi,che trainano a piedi(sicuramente nudi) sulla via alzaia asciutta, una barca o navicello contro corrente lungo l'arno. Tutti stanno curvi a testa bassa, tranne quello di mezzo che forse per un attimo volge lo sguardo al pittore.Sullo sfondo c'è un nobile che tiene in mano una bambina, la quale sembra interessata al passaggio della comitiva, mentre l'uomo indifferente è girato di spalle. Il cane raffigurato, sembra con il suo atteggiamento minaccioso di non gradire questo passaggio. Questo quadro è trà i più quotati della pittura italiana dell'ottocento.
N.B. La pratica dell'alzaia era già presente anche nel 1500, oltre agli uomini, venivano impiegati anche, asini e cavalli..A Vecchiano l'alzaia veniva praticata nel canale barra, per trainare i navicelli carichi di pietre della cava del legnaio fino al lago, per proseguire poi o a remi oppure con la vela, fino a Viareggio.