Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Cerri Massimo detto il Meghe, questo "piccolo/grande uomo" è arrivato spesso alla grande verità della legge uguale per tutti, alle volte con sofferenza come capita a chi ha intuito genuino.
Lui non prende ordini dal suo partito d'appartenenza o dal capo dell'alleanza dei sette partiti che governano Vecchiano, va dove lo guida la sua coscienza, sia per lui che per la cerchia di amici e compagni fidatissimi, raggiungere la verità è cosa normalissima.
Non era solo (ma fu il solo) quella volta che espresse voto contrario in Consiglio Comunale al documento della cosiddetta Area Vasta che inseriva impropriamente il nome di una multinazionale della vendita al dettaglio (anche se di grandi proporzioni) ma sempre di vendita si trattava; non di opera di pubblica utilità.
Ed ora anche dalle massime aturità dell'Unione Europea si riconosce che la legge è uguale per tutti ed "il Meghe" con la sua semplice verità e mai semplicistica come volevano far credere alcuni suoi detrattori quando videro quella lettera spedita a Barroso ed in tanti dovranno ricredersi perchè il tutto era già scritto.
Giovanni Maffei Cardellini che ha disegnato i nostri confini ben precisi su incarico dell'Amministrazione Comunale che poi è l'unica ad avere podestà sul suo territorio per dove fare commerci o semente fu chiarissimo in quella sua lettera al riguardo del perchè Ikea non poteva insediarsi in terreni agricoli; semplicemente perchè non era previsto ed "aldilà" delle previsioni votate in Consiglio Comunale e delle leggi uguali per tutti, non ci può esser niente.
Chi lo sà lo sà, e chi non sà..su danno.
nb, guardando attentamente questa foto cogliamo l'attimo in cui il Meghe disse: Io sono il Meghe! e Baroso chi liè!? ora vando arivo a casa gni scrivo una lettera vedrai gnieli sturo io ll'orecchi, così sente tutte le 'ampane e non solo velle della Mercegaglia e..che fra tutti un sanno nemmeno 'ndovè 'rnostro 'Omune.