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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Franco Marchetti
Spi.cgil san giuliano t
FIAT : Il Presidente Monti non puo fare Ponzio Pilato

18/3/2012 - 23:23

Fiat : IL PRESIDENTE MONTI NON PUO FARE PONZIO PILATO
 
Ancora una volta, con questa dichiarazione si dimostra la centenaria sudditanza dei governi e non solo dei governi, verso quella che una volta era la più grande azienda italiana.
La Fiat potremmo definirla una azienda pubblica per gli aiuti gli incentivi ricevuti le infrastrutture create per il quasi esclusivo suo interesse, e privata nei profitti e nella rendita.
Ma perché l’attuale governo sbaglia atteggiamento nei confronti di questa azienda? Ai pensionati ai lavoratori, alle donne hanno chiesto enormi sacrifici in nome dell’Europa e dei mercati internazionali. Bene ma lo sguardo fuori dal nostro paese non dobbiamo buttarlo solo quando torna comodo.
In Germania quando Marchionne si presentò per un accordo con le case automobiliste tedesche il governo conservatore, intervenne chiedendo quali fossero le garanzie produttive ed occupazionali, quali investimenti intendesse fare in quel paese. A queste domande la Fiat non dette risposte convincenti, ed i tedeschi non fecero alcun accordo.
Il presidente degli USA disse alla Fiat che avrebbe concesso prestiti per 8 miliardi di dollari a patto che fossero investiti negli stabilimenti americani sia in ricerca e sviluppo e con queste garanzie fu dato il prestito.
In Italia no. il governo precedente era subalterno alla Fiat questo governo, non pensa sia nei suoi compiti chiedere ad una azienda italiana, quali siano i programmi. Il governo non pensa di intervenire affinchè ci sia ricerca innovazione, mantenimento dei livelli occupazionali, il governo non pensa di chiedere responsabilità ad una impresa che tanto ha ricevuto in questo paese.
Anzi il governo vara delle riforme che permetteranno ad aziende come Fiat di non avere vincoli, ma tante agevolazioni nell’utilizzo della mano d’opera, nei contratti da applicare e nei sindacati che debbono esserci e quali no.
Come pensa il governo, già oggi di dare risposte alle centinaia e centinaia di persone  dell’indotto Fiat che stanno perdendo il lavoro a cause delle scelte della casa madre? Davvero non è compito del governo tutelare le persone tutte le persone e non solo alcune.  Con queste scelte rischia di aprirsi un problema sociale enorme, perché da un lato si riducono le tutele per le persone che perdono il lavoro e sull’altro versante non si fa nulla affinchè le aziende non vadano via. Una politica economica miope che porta inevitabilmente indietro il nostro paese. Vorrei ricordare che quando la Fiat attuò un'altra grande ristrutturazione mettendo a casa 35.000 persone tutte in una volta, se non ci fossero state le tutele per le persone ed il grande senso di responsabilità del sindacato la Fiat avrebbe fatto pagare un prezzo ancora maggiore all’intero paese, non possiamo dimenticarlo.
Tanto più che se il Governo vuole rendere maggiormente credibili le riforme che intende attuare non può con una azienda come Fiat fare come Ponzio Pilato, lavarsene le mani. Su questo punto dovrebbero riflettere molto anche le forze politiche che danno sostegno a questo governo.
 
Franco Marchetti
Spi.cgil san giuliano t

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23/3/2012 - 9:25

AUTORE:
B.B

Il Bersani e Locchetto non sono del partito del Marchetti e se ognuno di noi "curasse i sua" che a mandato a Roma sarebbe più "onorevole"

piesse
per me medesimo a Roma non c'èra ne il sempre contrario al governo (anche quando c'era lui ed i suoi Ministri) Bertinotti.
E neppure il contrario alternato Di Pietro
Saluti

23/3/2012 - 9:09

AUTORE:
Napolitano Francesco

... il signor Marchetti non manda lo scritto a Bersani, ma anche agli alri predecessori a partire da Occhetto, così vediamo se sono d'accordo con lui (il Marchetti)?

22/3/2012 - 23:06

AUTORE:
simone7002

D'accordo,
ti invito a visitare il sito "Autoblog" e capirai alcune cose, ad esempio la vitalità dei costruttori concorrenti di Fiat e l'assoluta solerzia di quest'ultima.
Siccome le auto non sono mobili classici ma oggetti tecnologici che seguono anche i gusti del consumatore automobilista e infatti oggi a torto o ragione vanno molto i SUV di classe media, tutti i maggiori costruttori hanno o avranno a breve una gamma di veicoli del genere in modo da coprire più livelli, per Fiat nisba.
L'alfa 159 è lì dal 2005 e la sua sostituta viene rinviata sistematicamente e alla fine non sarà nemmeno prodotta in Italia, quando si farà.
La panda 4x4 è una bella invenzione, la prima serie ovviamente, inarrestabile, semplice, affidabile, pratica, quella appena uscita dai listini è più carina ma in quanto a scalatrice inarrestabile, rispetto alla progenitrice proprio non ci siamo, comunque la prima era 100% made in Italy la seconda 100% made in Polonia, dove gli operai polacchi guadagnano quasi la metà dei nostri ma la seconda Panda è molto più cara rispetto alla prima, insomma Fiat non sparirà come marchio, per questo aspetteremo molto ma io sono sicuro che Marchionne minaccia parlando di Fiat ma ammicca ad un sistema più ampio, la questione è lunga e questa non è la sede, se capiterà.... magari aspettando in riva di cui sopra sorseggiando birra fresca, poi siccome la birra a stomaco vuoto è un po' indigesta io porto il pane, all'olio pensaci te che sei più "trombato".

22/3/2012 - 19:29

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Ok, lo faccio ben volentieri, purchè al fiume ci si vada con una Panda 4x4! Hai detto delle cose che in gran parte condivido, speriamo che il Governo azioni le leve giuste per tenere Fiat in Italia, che le promesse di Marchionne non siano da marinaio e che escano nuovi modelli, da far concorrenza ad Audi e Mercedes.
Al fiume porta comunque con te dei cuscini e qualche libro, mi sa che seduti ci dovremo stare un bel pò!

21/3/2012 - 23:04

AUTORE:
simone7002

Prima di tutto buon appetito e buona serata.
Le Fiat ormai non si fanno più da tempo in Italia e non è che boicottandole si peggiora quello che è già stato deciso.
Rimarranno solo la Panda ultima versione e la Punto a meno che per quest'ultima non si decida per una worldcar prodotta in Brasile quando verrà lanciato il nuovo modello.
Il resto sarà prodotto in Polonia, Serbia e Turchia (veicoli commerciali), mentre i tanto promessi nuovi veicoli altro non saranno che assemblamenti di auto made in USA (la prossima bravo e delta saranno su pianali Chrysler).
La ricerca e lo sviluppo sono già in America in pratica la mente, quindi il futuro.
Anche il suv Maserati verrà direttamente dagli States e non è che questo prodotto premium debba rosicchiare i profitti dal prezzo a scapito dei compensi per gli operai.
Se fai riferimento agli esempi francesi, ma si potrebbe dire lo stesso della Germania, della Repubblica Ceca, ma anche della Spagna, dove i governi hanno imposto alle proprie fabbriche di salvaguardare la produzione nazionale pena la mancanza di qualunque sostegno ammesso dalle norme europee, questo dai nostri ultimi 2 governi (Berlusconi-Monti) non mi pare ci sia stato; una vera e propria presa di posizione in tal senso non si è vista.
Che almeno abbiano il buon senso di togliere i riferimenti al Made in Italy tanto sbandierato per fini di marcheting anche se ormai non imbrogliano più nessuno in Italia e altrove (vedi dati vendite).
Forse ti sfugge il fatto che la Fiat group ha carenza di modelli da troppo tempo e le novità slittano sistematicamente, le fabbriche o sono a ranghi ridotti o sono in cassa integrazione totale, di quali posti di lavoro stiamo parlando?
Un bel gesto sarebbe quello di rapportare i prezzi dei modelli serbi e polacchi al valore della busta paga dei lavoratori che le costruiscono, magari il low cost potrebbe essere almeno un modo per ripagare gli italiani desiderosi di possedere una Fiat ed un risarcimento per i regali del passato.
Resta inteso che se Fiat si mette in testa di fare buone auto, affidabili e performanti in Italia (le sà fare), sono pronto cme in passato ormai remoto, a tifare Fiat-Alfa e Lancia ma temo che per Alfa vi sia un futuro sotto Audi e Fiat diventi una sottomarca di Dodge, mentre per Lancia non resta che continuare il corso già iniziato ultimamente ovvero rimarchiamenti di modelli Chrysler.
Mi sbaglierò?
Chissà se vuoi puoi sederti accanto a me in riva al fiume e aspettare.........

21/3/2012 - 20:16

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Come possono convivere i posti di lavoro in Fiat con il tuo invito a boicottare i suoi prodotti? Se nessuno le compra, nessuno le fa! Ogni tanto bisognerebbe tornare ad un sano nazionalismo, se vai in Francia il numero delle Citroen e delle Renault è in proporzione decisamente superiore alle Fiat ed alle Alfa Romeo circolanti in Italia. E che non mi si venga a dire che sono superiori come motori o come design!
Napolitano e Monti viaggiano su macchine italiane, perchè non seguiamo il loro esempio, invece di boicottarle? Basta così, vado a cena fuori, in Panda, naturalmente!

20/3/2012 - 8:49

AUTORE:
simone7002

Caro Fabio, di giornalisti indipendenti e liberi che in modo molto più articolato, dicono quello che tu sostieni, ci sono, i vari Travaglio, Stella, Gabbanelli,Formigli ed altri che al momento mi sfuggono.
La realtà è che queste notizie non fanno odiens nel senso che nei TG nazionali non vengono opportunamente divulgate se non di "trafugo" e anche i giornali di cui conosciamo le proprietà, ben si guardano dal farlo.
I motivi?
La pubblicità che fà Fiat e le copiose cause che intenta a chiunque osi mettere in evidenza le lacune di Fiat & C., un esempio su tutti la causa multimilionaria vinta in I grado da Fiat sulla Rai e su Formigli per aver semplicemente detto cha l'Alfa Mito non rappresenta lo spirito Alfa poichè nei tempi cronometrati in pista le "busca" da Mini e Citroen (DS3), che poi corrisponde al vero, quindi due marchi generalisti vanno in pista meglio di una vettura dal blasone sportivo di Alfa, ma la lista potrebbe aumentare se consideriamo le varie Opel, Ford, VW etc. etc.
La crisi Fiat è una sorta di morte assistita o meglio di una trasmigrazione da uno stato all'altro, piano piano Fiat diverrà sempre più americana, brasiliana, serba, polacca e nel contempo sempre meno italiana, basti pensare che il comparto tecnico e di sviluppo è già tutto negli States, la scusa dell'art. 18 è solo una bufala per far cadere un diritto a vantaggio di altri ma non di Fiat che per quel che ne so ha tutti gli stabilimenti italiani fermi o semifermi da tempo e la cassa integrazione non la passa Fiat ma lo Stato che quindi paga due volte, gli aiuti a fiat e la Cassa per gli operai.
Che sia una morte annunciata è chiarissimo, i nuovi modelli, panda a parte, saranno prodotti fuori dall'Italia, persino Maserati, il problema è che di nuovi modelli ce ne sono pochi e poco remunerativi, gli altri pseudo-nuovi sono solo rimarchiamenti di vecchi modelli made in USA.
La cosa beffarda è che le macchine prodotte in Serbia a basso costo (la paga di un operaio è di 200-250€ mensili) non si ripercuote sul prezzo finale della vettura come ad esempio accare per Dacia o in misura minore per Skoda, quindi noi italiani paghiamo tutto a Fiat e non riceviamo nemmeno il vantaggio dei prezzi, è per questo che a malincuore sostengo da tempo di non comprare prodotti Fiat, all'estero già lo fanno.

19/3/2012 - 20:12

AUTORE:
Napolitano Francesco

Mi sembra che i governi di sinistra nei confronti di fiat si erano comportati in maniera tutt'altro che autorevole. Vorrei ricordare che Fassino ha dichiarato che se era in fiat avrebbe votato sì al famoso accordo. Bella forza, tanto non ci lavorerà mai! Vorrei anche ricordare che l'attuale governo è sostenuto anche dal PD, che mi riculta essere il partito di riferimento della Cgil.

19/3/2012 - 9:14

AUTORE:
fabio

Magari se a qualche giornalista indipendente venisse voglia di fare un calcolo approssimativo degli aiuti economici e non che fiat ha ricevuto negli anni (e fiat esiste da prima di marchionne) probabilmente qualcosina da ridire ai dirigenti fiat ci sarebbe, ma di giornalisti indipendenti ce ne sono talmente pochi.