Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Cosa cosa?
Te mi chiappi a me?
Sai cosa rispondevano gli scugnizzi a che diceva loro: “Se tte chiappe!”?
“Sì, fan tre cculi e mezzo!”
Te tuttalpiù me le vedi le chiappe a me, altro che mi chiappi a me!
E con queste chiappe, che ti mostro spregevolmente, ora me ne vado dietro a una giovin paperella che mi mostra amorevolmente le sue, sai domani è Pasqua e ha bisogno di una spintarella per far due ova!
Buona Pasqua a te e a voi tutti e contentavi dei nostri prodotti, lasciateci in pace che ne abbiamo bisogno, noi tanto quanto voi e...stringiamo tutti le chiappe a mo’ di emoticon triste per quello che il futuro ci riserva.
Niente però ci farà dimenticare il Grande Poeta che ieri di un secolo fa ci lasciò regalandoci l’amore che Lui aveva per la sua terra, Romagna o Germana che fosse, e che ci dedicò questi versi:
[…] Là nelle stoppie dove singhiozzando
va la tacchina con l'altrui covata,
presso gli stagni lustreggianti, quando
lenta vi guazza l'anatra iridata, […]
Pace e Bene... a voi bipedi, ma spennacchiati!