IKEA A PISA? ARRIVANO I BASSI SALARI, PAROLA DI CONFINDUSTRIA
IKEA A PISA? ARRIVANO I BASSI SALARI, PAROLA DI CONFINDUSTRIA
Dall'Asia all'Italia, lo ha deciso Ikea annunciando il trasferimento di alcune sue produzioni nel nostro paese. La ragione? Il mercato italiano è tra i più importanti per il colosso svedese (una riflessione su tutte:ma l'Italia non era il paese dei mobili e delle cucine?
E il boom di Ikea non sarà causato dai bassi prezzi dei prodotti e dalla perdita di potere di acquisto delle buste paga che costringono sempre più italiani a risparmiare anche laddove non guardavano a spese come l'arredamento della casa?)
Le prime tre regioni italiane- stando a Il sole 24 Ore- da cui Ikea si approvvigiona corrispondono ai maggiori distretti del settore: dal Veneto proviene il 38 % del acquisti in Italia, a cui seguono il Friuli con il 30% e la Lombardia con il 26% .
La ragione di tutto ciò sta proprio nel basso costo del lavoro, ragion per cui dopo anni di delocalizzazioni produttive nell'est europeo, nel nord africa o nel medio oriente, si sta facendo strada una nuova realtà che vede intere province italiane a vocazione industriale, con manodopera immigrata (e non) a basso costo, a costo così ridotto che le delocalizzazioni non convengono più.
Altro che investimenti in ricerca e nuove tecnologie, L'Italia fa concorrenza alla Cina sul costo del lavoro E LA CITTA' di PISA, famosa per i suoi ospedali e la sua università rincorre il basso costo del lavoro e la militarizzazione del territorio per attrarre investimenti
Cobas lavoro privato
per il cobas
davide banti
Fonte: davide banti