Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
T e F: l’assenza di regole chiare nell’assegnazione posti barca non è trasparenza nei confronti dei cittadini.
Il 17 aprile 2012 l’assegnazione degli approdi da parte dell’Amministrazione Comunale ha dimostrato diverse pecche: la Sala Consiliare non era il luogo adatto per convocare intorno alle 150 persone, le risposte alle domande (che già avevamo anticipato in un nostro precedente intervento sulla stampa) lecite dei cittadini o non ci sono state o sono state vaghe, anche perché a rispondere non c’erano né il Sindaco né la Giunta, ma una dirigente.
Nel comunicato dell’Amministrazione si fa presente che il progetto presentato dal Comune di Vecchiano per la sistemazione della parte demaniale della sponda del fiume deriva dalla condivisione con altri Enti: non sarà mica un tentativo di deresponsabilizzarsi in merito agli evidenti errori del progetto?
Quello che è emerso in assemblea è che non sono stati ascoltati cittadini che vivono da anni la zona e potevano quindi dare il loro contributo alla realizzazione di un progetto migliore anche dal punto di vista dei costi. Il Regolamento di assegnazione dei posti barca non è adeguato, come è emerso dai numerosi interventi.
Il Regolamento votato in consiglio comunale il 29 aprile 2011 recita così: “Il costo della concessione annuale viene fissato tenendo conto delle spese sostenute dalle due amministrazioni comunali sia per la pulizia che per la realizzazione delle nuove strutture di approdo oltre ai costi di manutenzione straordinaria delle stesse e i canoni demaniali da corrispondere all’Amministrazione Provinciale.
La costruzione dei pontili potrà essere realizzata anche dai privati, secondo le dimensioni e caratteristiche indicate dal Comune di Vecchiano.”, ma l’Amministrazione dal 2009 non ha mai pubblicizzato i costi presunti dell’opera. L’importo del canone è stato poi pubblicizzato nel Bando emanato il 05 maggio 2011, a soli 10 giorni dalle elezioni amministrative. Ma gli assegnatari dovranno corrispondere oltre al canone annuo pari a 235 euro anche 1.089,00 euro per la realizzazione dei pontili o 423,50 euro per la posa di 4 pali (c’è una nuova opzione scaturita in sede di assemblea di euro 314,60 per la posa di 3 pali). L’assegnazione degli approdi scadrà il 31/12/2016, ma quando è iniziata? Ancora non ci sono gli approdi: il canone del primo anno viene dimezzato? Cosa significa secondo l’Amministrazione aprire un nuovo procedimento pubblico e democratico a dicembre 2016? Che sarà aperto a tutti i cittadini che vogliano far richiesta di un posto barca nella parte demaniale della sponda del Serchio è una banalità, non potrebbe essere altrimenti: ma con che modalità saranno assegnati i posti disponibili? A questa prima assegnazione 284 persone, di cui 273 poi ammesse, hanno presentato domanda e in base al punteggio raggiunto è stata stilata una graduatoria.
I posti disponibili per i privati cittadini sono 110. La maggioranza è rimasta fuori. Sono rimasti fuori anche altri residenti che contribuiscono alle spese per l’acquisto e la manutenzione di un natante, condiviso da più nuclei familiari, e che in base alle regole attuali non possono beneficiare dell’uso del posto barca, dato che è limitato al solo nucleo familiare anagrafico dell’assegnatario.
Nell’atto di assegnazione andava indicato inoltre se la barca è a remi o a motore con indicazione per quest’ultima dell’autorizzazione dell’Ente Parco: a tal proposito è bene ricordare che è in corso il rinnovo dei contrassegni per i natanti a motore da parte dell’Ente Parco scaduti da dicembre 2011.
Tradizione e Futuro chiede ufficialmente il dettaglio dei costi del lavoro e, in particolare, quali sono state le spese sostenute dalle due amministrazioni per la realizzazione delle nuove strutture dato che in assemblea è stato detto invece che la realizzazione è a carico del assegnatario.
Noi non riusciamo a vedere serietà, trasparenza e correttezza verso i cittadini e l’assemblea del 17 Aprile ne è stata un’ulteriore riprova! Con la pubblicizzazione dei costi, l’assenza di un regolamento chiaro e la restrizione all’uso non si realizza affatto l’utilizzo sociale della sponda, come viceversa sostiene l’Amministrazione.
Tradizione e Futuro