Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
T e F: Quando un’Amministrazione è in maniera chiara contro i cittadini la democrazia rappresentativa è finita!
Il comportamento dell’Amministrazione Comunale di Vecchiano è chiaramente in opposizione ai cittadini che vogliono seguire un iter regolare per realizzare le cose.
Un gruppo di privati cittadini nota un degrado di una cosa pubblica, chiede all’Amministrazione di intervenire, aspetta lunghi mesi, porta la questione alla ribalta e, siccome è la lista civica Tradizione e Futuro a portarla in Consiglio Comunale, organo supremo del Comune, succede che ottiene una autorizzazione irrealizzabile. Perché? Perché l’Amministrazione Provinciale scrive che concede l’autorizzazione, ma dando delle prescrizioni talmente onerose da dissuadere chiunque dal realizzare alcunché. Quando un Ente estende la responsabilità dei danni che potranno essere arrecati a cose o persone dalla realizzazione del manufatto anche al mantenimento, e anche per le piene o altre cause naturali, si va oltre la responsabilità civile che qualsiasi persona ha nei confronti di terzi per la proprietà o il possesso di cose. E queste persone sarebbero intervenute su un bene pubblico di cui non hanno né la proprietà né il possesso.
Avrebbero fatto un intervento a beneficio di tutti. Diciamo “sarebbero” e “avrebbero”perché mettendo una prescrizione simile, eccessiva, li si induce a non farne di niente. In più, realizzando il manufatto, saranno costretti in futuro ad “eseguire quei lavori che nell’interesse idraulico potranno essere ordinati dalla Provincia”. Cittadini che manifestano la volontà di realizzare un lavoro che è a carico dell’Amministrazione Provinciale o in subordine, in concessione, dell’Amministrazione Comunale, invece di essere incentivati vengono platealmente dissuasi, caricandoli di responsabilità illimitata. Ma ci chiediamo anche: chi è allora responsabile per gli altri scivoli attualmente in uso? I lavori eseguiti nel frattempo su quegli scivoli che responsabilità hanno portato agli esecutori?
La precedente Giunta ha inviato nel gennaio 2011 un Vecchianoinforma dedicato al parco fluviale presentandolo come importante novità per il territorio vecchianese, al fine di valorizzare le aree golenali e pubblicizzandone anche gli 80 posti di lavoro conseguenti. Gli scivoli sono parte integrante nel progetto di parco fluviale previsto proprio all’articolo 30 del Regolamento Urbanistico (Interscambio fra vie ciclabili e d’acqua: Migliarino, scivolo da piazza della chiesa; Vecchiano, accesso da via S.Frediano con spiaggia e scivolo; Avane, da determinare nei pressi del mulino. Si attrezzano i varchi di accesso al fiume e si migliorano gli approdi integrati al percorso ciclabile.). Come mai l’Amministrazione non parla più del parco fluviale? Molte, troppe cose non sono chiare. Quel che è chiaro però è che l’Amministrazione vuol far passare per un sì quello che in realtà è un evidente no.
Tradizione e Futuro
tramite la sua Capogruppo Laura Barsotti