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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
ANNIVERSARIO
Pio La Torre

30/4/2012 - 15:32


Il 30 aprile 1982 fu assassinato Pio La Torre,

a causa del suo forte impegno contro le mafie.

Sono passati quindi 30 anni. I giovani probabilmente nemmeno lo conoscono e i meno giovani, almeno una parte, se lo sono dimenticati. Per questo ritengo opportuno ricordarlo e questo è anche il mio modo di festeggiare il 1° maggio, poiché La Torre è stato anche un dirigente della Cgil e fu molto attivo nel movimento dei contadini che, agli inizi degli anni ’50 si battè, in Sicilia, per l’occupazione delle terre, con l’obiettivo di costituire delle cooperative agricole, tanto attivo che fu arrestato, rimanendo in carcere per circa un anno e mezzo: dall’11 marzo 1950 al 23 agosto 1951.
di P. Borrello da AGORAVOX

“Nacque il 24 dicembre del 1927 nella frazione di Altarello di Baida del comune di Palermo in una famiglia di contadini molto povera.
Sin da giovane si impegnò nella lotta a favore dei braccianti, finendo anche in carcere, prima nella Confederterra, poi nella Cgil (come segretario regionale della Sicilia) e, infine, aderendo al Partito comunista italiano….
Nel 1960 entrò nel Comitato centrale del PCI e, nel 1962 fu eletto segretario regionale, succedendo a Emanuele Macaluso.
Nel 1969 si trasferì a Roma per dirigere prima la direzione della commissione agraria e poi di quella meridionale.
Messosi in luce per le sue doti politiche, Enrico Berlinguer lo fece entrare nella segreteria nazionale di Botteghe Oscure. Nel 1972 venne eletto deputato, e subito in Parlamento si occupò di agricoltura.

Propose una legge che introduceva il reato di associazione mafiosa (Legge Rognoni-La Torre) ed una norma che prevedeva la confisca dei beni ai mafiosi (scopo poi raggiunto dall’associazione Libera, che raccolse un milione di firme al fine di presentare una proposta di legge, che si concretizzò poi nella legge 109/96).
Nel 1981 decise di tornare in Sicilia per assumere la carica di segretario regionale del partito. Svolse la sua maggiore battaglia contro la costruzione della base missilistica NATO a Comiso che, secondo La Torre, rappresentava una minaccia per la pace nel Mar Mediterraneo e per la stessa Sicilia…

Alle 9,20 del 30 aprile 1982, con una Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo, Pio La Torre stava raggiungendo la sede del partito.
Quando la macchina si trovò in una strada stretta, una moto di grossa cilindrata obbligò Di Salvo, che guidava, ad uno stop, immediatamente seguito da raffiche di proiettili. Da un’auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio.
Pio La Torre morì all’istante mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere…

Al funerale presero parte centomila persone tra cui Enrico Berlinguer, il quale fece un discorso.
Poco dopo l’omicidio fu rivendicato dai Gruppi proletari organizzati.

 

Dopo nove anni di indagini, nel 1991, i giudici del tribunale di Palermo chiusero l’istruttoria rinviando a giudizio nove boss mafiosi aderenti alla Cupola mafiosa di Cosa Nostra.
Per quanto riguarda il movente si fecero varie ipotesi, ma nessuna di queste ottenne riscontri effettivi.

Nel 1992, un mafioso pentito, Leonardo Messina, rivelò che Pio La Torre fu ucciso su ordine di Totò Riina, capo dei corleonesi, a causa della sua proposta di legge riguardante i patrimoni dei mafiosi….”.

 

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1/5/2012 - 10:34

AUTORE:
Gabriele S.

grazie per il consiglio.
Se hai tempo e passi dalla provincia il 2 maggio alle 17.00, ci sarà una iniziativa su Pio La Torre. un saluto.

30/4/2012 - 22:05

AUTORE:
Napolitano Francesco

di rivedere la puntata di "La storia siamo noi" in cui si parla di Pio La Torre:
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=702