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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Stanotte è deceduto il Compagno Roberto Canesi, una .....
Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA
Coordinamento Provinciale SEL Pisa
Intervento su Grillo e Antimafia

1/5/2012 - 0:27

La mafia è ancora una montagna di merda
 
"La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo". Chi avrà mai pronunciato questa frase? Marcello Dell'Utri? Totò Cuffaro? Totò Riina? No. Nessun boss mafioso né condannato per reati legati alla criminalità organizzata. Sono le parole di un comico durante un comizio elettorale. E in quale città ha fatto quest'affermazione? A Palermo esattamente il giorno prima del trentesimo anniversario dell'uccisione di Pio La Torre e Rosario di Salvo.
Dietro a questo intervento c'è tutto: mania di protagonismo, ignoranza, presunzione. Ma soprattutto c'è in qualche modo l'inconsapevole (almeno speriamo) ridimensionamento della portata del fenomeno mafioso sbeffeggiando quasi chi lotta nell'antimafia.
 
Dirla poi in quel giorno e in quel contesto, in cui la mafia ha fatto vere e proprie stragi, è assolutamente di pessimo gusto oltre che fuori luogo. Qualcuno ha provato a difenderlo dicendo che era solo una battuta. Come se si potesse ridere di fronte alle 824 vittime di mafia che ogni anno Libera ci ricorda nella giornata nazionale per la lotta contro tutte le mafie. Forse qualcuno se la rideva mentre Falcone, la moglie e gli uomini della scorta saltavano in aria a Capaci. Se la ridevano come la cricca subito dopo il terremoto abruzzese. Cinici faccendieri e spietati criminali sono le uniche categorie che possono ridere di fronte a battute di pessimo gusto come quella palermitana.
 
Forse un approfondimento del fenomeno mafioso con la lettura di Pietro Grasso, Giancarlo Caselli e Francesco Forgione (per citarne alcuni) potrebbe aiutare a comprendere meglio la gravità delle parole espresse da Grillo. Proviamo per un attimo a non mettere in discussione la buona fede delle sue parole usate per scopi meramente comico/riflessivi. Ci interessa maggiormente capire che portata ha un'affermazione di quel tipo. La sua gravità sociale ed educativa alla luce dei tanti giovani che animano il movimento di cui si fa promotore e megafono. Dobbiamo uscire dalla mentalità che la mafia è l'anti-Stato. Le organizzazioni criminali hanno tutto l'interesse a collaborare con lo Stato. Si parla sempre più spesso di mafia capitalistica o capitalismo mafioso, come ricordato da Tonio Dell'Olio in un recente incontro con i giovani presso il Polo Carmignani dell'Università di Pisa. "Il vero problema è la zona grigia del Paese, la forza della mafia non sta nella mafia, è fuori, è nella zona grigia costituita da segmenti della politica, del mondo delle professioni e degli imprenditori. Le zone grigie sono anche nella Chiesa" ci ha ricordato Don Ciotti il 17 marzo scorso a Genova. Nel periodo stragista la mafia, e soprattutto Cosa Nostra, ha deciso di sfidare apertamente lo Stato “strangolando” centinaia e centinaia di vite umane, di donne e bambini, di innocenti e servitori dello Stato. Affermare il contrario è una violenza nei confronti della memoria di quelle vittime e dei loro parenti. E lo strangolamento continua tutt'oggi ai danni dei piccoli artigiani, dei lavoratori costretti a subire soprusi e ricatti. Uno strangolamento dell'economia legale ad esclusivo vantaggio di quella criminale.
 
Ci sono altre forme, altri modi e altre parole per criticare l'operato del governo e della classe dirigente nazionale di questo Paese. Innanzitutto partendo proprio dall'antimafia come valore assoluto, sottolineando l'inadempienza governativa degli ultimi anni nel contrasto alla criminalità organizzata e supportando il lavoro quotidiano di chi vive l'antimafia come propria ragion d'essere.
E così, da diversi anni ormai, in Provincia di Pisa, con Libera e con Avviso Pubblico, si cerca di creare quel tessuto socio-culturale in grado di contrastare il fenomeno mafioso. Dobbiamo tenere bene a mente che le mafie, per quanto invisibili e silenziose, continuano a fare affari incrementando il potere di influenza nei confronti della classe politica. Il valore della memoria e del ricordo delle vittime di mafia uniti alla consapevolezza del danno arrecato all'economia legale da parte dell'economia malavitosa sono gli elementi fondanti per una nuova liberazione, che non potrà ammettere nessun calo di concentrazione né sminuimento della mafia come “montagna di merda”.
 
Alessandro Valenza – Coordinamento Provinciale SEL Pisa

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2/5/2012 - 10:01

AUTORE:
Alessandro Valenza

@Nostradamus. Io faccio distinzione per un motivo molto semplice: da una parte ho la certezza che la mafia è una montagna di merda che ha ucciso, minacciato e praticato violenze nei confronti di onesti cittadini. Dall'altra parte non ho la certezza che altri personaggi politici siano colpevoli almeno fino a quando non verrà emessa la prima sentenza. Diciamo quindi che una persona è paragonabile ad un mafioso senza nessuna prova schiacciante o sentenza di condanna? Io sono un convinto garantista e non mi schiodo dalla convinzione che il garantismo sia un elemento di sinistra.
E soprattutto da sinistra dobbiamo imparare a distinguere le problematiche e governare le complessità.
Lei parla della mafia economica e non fa altro che rafforzare il mio comunicato in cui cito le parole di Tonio Dell'Olio e Don Ciotti. Il vero problema della lotta alla mafia sta nella zona grigia. Bisogna intervenire proprio lì. Come dice Forgione nel suo libro, può esistere una politica senza rapporti con la criminalità organizzata, mentre non può esistere mafia senza collusione con il potere politico, economico e finanziario. E per questo che ritengo le parole di Grillo frutto di ignoranza e presunzione. La mafia strangola l'economica legale a vantaggio dell'economia malavitosa. Vogliamo davvero far passare quelle parole come semplice provocazione o vogliamo mettere un punto fermo: "bisogna lottare tutti uniti contro la Zona Grigia"?!

1/5/2012 - 17:54

AUTORE:
NOSTRADAMUS

Caro Valenza,

che la mafia sia una montagna di merda, ne sono convinto anche io.
Ma mentre lei fa una distinzione tra montagna e montagna, per me la merda è sempre merda. Mi scuso per il linguaggio e non è certamente rivolto a lei, ma per rendere bene l'idea.
Per me non vi è un piano diverso dove mettere comportamenti a seconda della loro entità. Il piano è il medesimo.
Glielo dico da uomo di sinistra. Perché per avere la presunzione di criticare gli altri, bisogna prima guardarsi in casa propria.
Io voglio la Politica con la P maiuscola, e tutti questi personalismi all'interno dei partiti, francamente mi hanno scocciato: da sinistra a destra passando per il centro. Grillo? Io non difendo Grillo, ma ho capito che cosa ha voluto dire. Ci vuole poco. Messaggio troppo forte? Può essere. Sicuramente la considero una provocazione.
Oppure lei pensa che non esista una mafia economica, come quella che stiamo vivendo, per nulla equa. Non ritiene sia mafia prestare (per così dire) i soldi alle banche dalla BCE (soldi nostri all'1%), e poi le banche li investono in bot al 5% invece di dare supporto a cittadini e imprese? Questa come la chiama lei?
Semplicemente un errore? Come Bossi ha detto che sono stati semplicemente errori quelli che hanno demonizzato la Lega. Mio nonno, partigiano, li avrebbe chiamati ladri. Appunto, non c'è una merda che puzza e una che non puzza. La merda puzza sempre.
Con rispetto la saluto.

1/5/2012 - 14:50

AUTORE:
Alessandro Valenza

Caro nostradamus non sono assolutamente d'accordo con il suo commento. Da siciliano e da italiano posso affermare che la lotta alla mafia non può e non deve avere colore politico. Pensare di mettere sullo stesso piano il concorso in abuso d'ufficio contestato a Vendola con la dimensione mafiosa mi pare assolutamente fuori luogo. Qui nessuno vuole fare la morale, ma invitare a mantenere sempre la guardia alta contro un fenomeno le cui metamorfosi sono di difficile lettura.
Quindi non c'è nessun "cencio che parla male di straccio" per almeno un altro motivo: il fatto che sono un semplice cittadino, laureato, precario e migrante (dal sud al nord italia), con la passione per la politica e con la voglia di dedicare un pò del proprio tempo nelle dinamiche della Polis. Non credo per questo di poter essere paragonato, o anche sempliecmente accostato, a quella montagna di merda chiamata mafia.

1/5/2012 - 14:44

AUTORE:
trextre

pensare che ci sono persone che possono condividere le parole di questo squallido personaggio mi viene il voltastomaco.

1/5/2012 - 12:27

AUTORE:
NOSTRADAMUS

Grillo ha sbagliato? può darsi. Ma che un partito (italiano) si permetta di fare la "morale", proprio no! E' come dire, al massimo, "cencio parla male di straccio". Preoccupatevi di Vendola e della Puglia e della Sanità in Puglia... che è meglio.

1/5/2012 - 10:45

AUTORE:
Fernando

E' vero, Grillo ha esagerato, è uscito dal seminato. E' stato un paragone sbagliato, soprattutto per il rispetto di tutti i morti di mafia e dei loro familiari, per il rispetto della memoria storica, per non dimenticare, per continuare in questa lotta senza quartiere. 824 vittime di mafia, come ogni anno Libera ci ricorda nella giornata nazionale per la lotta contro tutte le mafie hanno bisogno del rispetto di tutti, anche di Grillo.
Però c'è stato un altro personaggio che è uscito dal seminato e in pochi lo hanno attaccato: si tratta del premier Monti che in una intervista ha parlato di suicidi, facendo il paragone con la Grecia dove i suicidi sono molto superiori.
Parla di suicidi spinti da problemi economici causati dalla crisi, di italiani che preferiscono togliersi la vita perchè non vedono più una via d'uscita.
La Mafia e la Manovra Monti, due cose completamente diverse che purtroppo hanno in comune delle stragi, perchè di questi numeri (con tutto il rispetto perchè non sono numeri ma persone) si tratta.
E la Politica che cosa fà?
Stà alla finestra a guardare chi fà il lavoro sporco il loro vece. La Politica, ha scelto di non fare nulla perchè era ben consapevole dei sacrifici che sarebbero stati necessari e che gli Italiani gli si sarebbero rivoltati contro alle successive elezioni.
Adesso invece la colpa e del governo Monti.
Ecco allora che Grillo ha cercato un paragone forte per far capire che affinità ci possano essere tra due mondi così distanti ma che le cui azioni ricadono su degli innocenti.

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