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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Circolo PD di Migliarino:
Migliarino chiama Italia
Primo maggio
Una ricorrenza ma non solo

1/5/2012 - 0:39

Primo maggio
Una ricorrenza ma non solo
 
Primo maggio, festa dei lavoratori. Come qualcuno la definì in anni passati, “Festa Ribelle” in quanto associava  la lotta per la rivendicazione dei diritti dei lavoratori ad un aspetto più festoso della ricorrenza.
Più di 120 anni sono passati dall’istituzione del Primo maggio come data simbolo e nel tempo sono stati numerosi  i motivi per manifestare, lottare e rivendicare. Oggi l’argomento non è più l’orario di lavoro in senso stretto bensì altri temi sensibili che hanno assunto una complessità ed un impatto più forti con il mutamento dei tempi, con la globalizzazione, con la crisi economica che affonda tenacemente la propria morsa in un contesto lavorativo e sociale fortemente provato e fragile.
Primo maggio, festa dei lavoratori ma oggi più che mai ricorrenza dove il lavoro deve riconquistare il proprio ruolo e la propria dignità.
Oggi dobbiamo riaffermare ancora con maggior impegno il senso di una ricorrenza che non è solo il Concerto in piazza San Giovanni a Roma bensì una data in cui tutti insieme e a tutti i livelli dobbiamo evidenziare i problemi e le difficoltà legate al mondo del lavoro.
Oggi, come data simbolo, vogliamo tenere alta un’attenzione che deve essere quotidiana sul lavoro che non c’è, sul lavoro che in ragione del mercato e della crisi finanziaria viene umiliato e spogliato della dignità che ad esso invece spetta.

 Un lavoro che invece di concorrere al benessere della persona diventa motivo di insicurezza, di precarietà, di illegalità quando non contrattualizzato, di disuguaglianza quando i diritti non sono uguali per tutti, di mortificazione quando un padre non riesce a sostenere la propria famiglia, di futuro negato quando un giovane non riesce a costruire il proprio domani, di morte quando non si riesce più a lottare e a sperare in giorni migliori.
Invece no, oggi Primo maggio vogliamo ricordare a coloro che ci governano, agli stessi esponenti nazionali del Partito Democratico di cui noi facciamo parte che le persone chiedono, quasi urlano un cambiamento. Dietro le parole scritte per riformare il mercato del lavoro, dietro ai freddi numeri e allo spread ci sono delle persone reali, uomini e donne che cercano risposte vere, tangibili, non propagandistiche.
E’ proprio dai Circoli più piccoli come il nostro che sale la richiesta di ascoltare, di fare, di creare le condizioni per un nuovo patto con i cittadini, un rinnovato dialogo, un confronto serio che metta al primo posto le persone con le proprie difficoltà, i problemi, i  disagi ma anche con le proprie speranze e i propri sogni. Questioni che sembrano scontate ma che invece troppo spesso scivolano in ultima posizione.

 E’ dai piccoli Circoli come il nostro che si alza forte l’invito agli esponenti politici di tutti i livelli a  tornare fra la gente reale, fra i lavoratori, fra i giovani e meno giovani che il lavoro non lo trovano o hanno persino smesso di cercarlo.
Ridiamo al Primo maggio quel significato originario di ribellione ad un appiattimento delle coscienze, dei valori, dei diritti. Continuiamo a festeggiare e a tenere vivo il Primo maggio ed insieme ad esso la speranza che se si vuole le cose possono cambiare.
Buon Primo  maggio a tutti.
 
Circolo PD di Migliarino
Il Segretario – Serena Bianchi

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12/4/2013 - 1:48

AUTORE:
farroni federico

in particolare su questa frase

Primo maggio, festa dei lavoratori ma oggi più che mai ricorrenza dove il lavoro deve riconquistare il proprio ruolo e la propria dignità

inoltre la data del primo maggio è una data a me cara come tutto il mese di maggio