A proposito delle bonifiche, Le ricordo che la Via Panoramica a Molina di Quosa e' usata per ampi tratti, fin dalla sua realizzazione, come discarica per i materiali più svariati: macerie,amianto,mobilio di vario genere,bombole di gas, biciclette,televisori,batterie….per finire con stralci e potature .. Basta una stagione e il verde ricopre,ma sotto i rifiuti rimangono .Tutte, o quasi, le amministrazioni che negli anni si sono susseguite sono state messe a conoscenza del problema . Nel settembre del 2009, con lettera raccomandata informavo anche l’attuale vicesindaco e l’assessore alla sicurezza,a seguito di un articolo sul Tirreno dove giuravano guerra alle discariche abusive. Senza aspettarmi troppo ho concesso il beneficio del dubbio,sia mai che questi siano diversi dal passato ? L'unica risposta e' stata che un consigliere armato di grande volontà, la Sig.ra Cristina Bellagamba , è faticosamente riuscita ad organizzare in occasione di “Puliamo il mondo” un gruppo di volontari ,grazie al lavoro dei quali abbiamo recuperato 27 quintali circa di rifiuti. E tutto è finito lì,niente di nuovo rispetto al passato,l’istituzione quassù non collabora con chi da oltre 20 anni vorrebbe che le cose cambiassero .Oggi come ieri il lavoro è svolto dai volontari (sempre meno,giustamente),mai che gli organi competenti abbiano organizzato una bonifica ,nonostante attraverso la mano d’opera volontaria sia stato fatto la maggior parte del lavoro,in venti anni abbiamo sicuramente recuperato oltre 200 q di rifiuti. Cosa ancor più grave è che non c’è sul, oggi come ieri ,nessuna volontà istituzionale finalizzata a contrastare il fenomeno: non si sorveglia il territorio,nemmeno i 2 o 3 siti dove abitualmente scaricano, non si aprono i sacchini, quindi nessuno prende multe ,al vecchio si aggiunge il nuovo ,i costi di bonifica aumentano e a pagare siamo sempre noi .
Ma se i soldi fossero i vostri li brucereste all’infinito per rimediare al questo eterno abuso, trasformato di fatto, con la compiacenza istituzionale, in normalità o investireste in metodi che mettano fine al fenomeno ?
Qui, sulla Panoramica, sarebbe il momento che l’ufficio ambiente,insieme a lei mettesse fine alla propria latitanza .Voglio augurarmi che nel suo preventivo di spesa per la bonifica di diversi siti,vi rientri almeno in parte, anche la Via Panoramica.
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P.S.
Mi chiedo e le chiedo come mai si continui ad escludere la zona che va da Rigoli a Ripafratta dal progetto ANPIL,negando così,tra le altre cose, la possibilità di accedere a fondi per interventi di recupero del territorio altrimenti non fruibili.
Eppure qui abbiamo gli identici ecosistemi delle aree protette esistenti, oltre ad una ricchezza storico-architettonica unica, che l’indifferenza sta polverizzando. Valli a capire gli interessi della politica ….!?
Cecilia
Gian Paolo