Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
LA RACCOLTA PUNTI E I QUIZ
All'ingresso della mia scuola, sul tavolo delle custodi, una scatola decorata con le festose figurine dei Puffi e un'apertura: qui i bambini infilano i buoni guadagnati dai loro genitori facendo la spesa alla Conad, con 5.900 punti(59.000 euro!) un bel computer in regalo alla scuola. Se invece vai da Carrefour e compri Procter e Gamble (Dash, Fairy, Ace, AZ etc.) per ogni prodotto acquistato una donazione “per migliorare le attrezzature sportive delle scuole”. Infine, fino al 31 maggio, con Donna Moderna e Aiax grande concorso “scuole pulite”, superpremio finale pulizia a fondo di 5 scuole del valore di 2.000 euro.
I pubblicitari, si sa, hanno le antenne lunghe e hanno intercettato bene i bisogni e i timori dei genitori per lo stato in cui versano le scuole, a partire dalle condizioni igieniche (grazie alla ministra Gelmini che aveva ridotto del 25% le spese per le pulizie) alle dotazioni informatiche, per non parlare dello stato degli edifici scolastici, tetti in amianto compresi.
Un tempo la pubblicità sposava cause benefiche per i paesi in via di sviluppo, ora – dopo la riforma Gelmini, che il nuovo ministro tecnico Profumo si guarda bene dal ridiscutere – oggetto di questa elemosinante attenzione è diventata la scuola italiana.
Intanto in aule sempre più sporche e sovraffollate, in edifici fatiscenti con attrezzature da rottamare, con meno ore di lezione, meno insegnanti e meno custodi (dal 2008 a oggi 140.000 posti di lavoro eliminati), con meno sostegno e senza quasi più compresenze e supplenze, da stamani (merc.9) e nei prossimi giorni si svolgeranno i geniali quiz Invalsi, per “valutare” la qualità dell'istruzione e far finta di essere moderni e oggettivi, con grande sperpero di denaro e di scartoffie.
Bisognerebbe che più genitori condividessero la sensazione di avvilimento delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola e facessero sentire la loro voce (per ora lo hanno fatto solo quelli del terzo circolo didattico di Siena). Oppure, andiamo tutti a fare la spesa.
Ilaria Ferrara (maestra - resp.scuola Sel - Pisa)