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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA - Provincia
Andrea Pieroni: “IL CAOS E’ SERVITO”

11/5/2012 - 16:35

COMUNICATO STAMPA
 
“IL CAOS E’ SERVITO”
 
 “Il caos è servito. Quello che sta per accadere in Sardegna con l’abolizione di quattro Province darà la percezione agli italiani che non è questa la strada per una vera riforma istituzionale che sappia produrre risparmi ed una pubblica amministrazione più efficiente”.

Lo afferma Andrea Pieroni, presidente della Provincia di Pisa e presidente per la Toscana dell’Unione delle Province d’Italia.
 
“I cittadini ci chiedono di riformare le istituzioni e ammodernare le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato – sottolinea Pieroni – In questo quadro non serve abolire le Province, ma ridurle e accorparle insieme all’istituzione delle Città metropolitane, al taglio degli enti strumentali delle Regioni e alla riorganizzazione degli uffici periferici dello Stato, con un risparmio di 5 miliardi di euro. Questa è la risposta che dobbiamo dare al Paese. Governo e Parlamento dovrebbero temere quanto sta per accadere in Sardegna, dove la mancanza di un serio processo di riforma, in conseguenza del referendum regionale che ha decretato l’abolizione di quattro Province, porrà seri problemi sui contratti con le imprese private e sul completamento degli investimenti e dei progetti, per non parlare dell’assenza di una normativa che stabilisca quale ente, per quali competenze e con quali risorse, sia chiamato a succedere  alle Province in materia di beni patrimoniali e personale”.
 
E ancora: “L’anti-politica non è un vento che può spazzare leggi e regole poiché nel turbine, in assenza di una riforma normativa complessiva, entreranno migliaia di lavoratori delle Province che non hanno certezze sulla propria collocazione. Serve una riforma complessiva ed organica che chiami in causa tutti i livelli istituzionali: dal Parlamento ai Comuni.
 
“In una fase difficile come quella che stiamo vivendo dal punto di vista economico – aggiunge il presidente di UPI Toscana – devono inoltre allarmare le conseguenze sui contratti con le imprese titolari di appalti: chi sarà il debitore di un’opera appalta da una Provincia abolita? Manutenzioni delle strade e trasporto pubblico per esempio, potranno essere garantiti se non definiamo dal punto di vista normativo il passaggio di competenze e funzioni? Non è più rimandabile da parte del Governo e del Parlamento un’assunzione di responsabilità: nel  decreto «salva-Italia», si elimina la rappresentanza democratica diretta delle Province, si trasferiscono le funzioni, ma non c’è traccia di quale ente subentrerà, poiché rimanda a leggi successive tale decisione, e ancor peggio non è dato sapere quali sarà il criterio per il trasferimento del personale, del patrimonio e dei contratti .

 Stiamo parlando di passaggi cruciali: senza una revisione del sistema tributario e finanziario, Comuni e Regioni non potranno svolgere le funzioni trasferite”.

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13/5/2012 - 18:26

AUTORE:
massimo

la provincia di pisa non ha saputo svolgere un ruolo significativo a favore del suo territorio almeno in tre occasioni :1)ha immobilizzato risorse significative e sta accumulando perdite ingenti per la tenuta gaslini"2) ha preso e continua a prendere decisioni in materia di ambiente e rifiuti senza un programmazione e al di fuori del pubblico confronto3)di fronte ad una crisi economica che provoca una disoccupazione giovanile mai raggiunta fino ad ora ha rinunciato ad ogni politica di concertazione con le forze sociali. Ed oggi ha pochi titoli per dare forza ad una battaglia in fin dei conti giusta in difesa di organismi eletti democraticamente eletti a favori di commissari vari nominati dai nostri governatori

11/5/2012 - 22:57

AUTORE:
Daniele

Questi sono gli ultimi colpi di coda di un sistema ferito....
Tra poco anche Lei e tutti gli inquilini di poltrone INUTILI si troveranno all'ufficio di collocamento, è questione di poco su....

11/5/2012 - 21:51

AUTORE:
gian paolo

Certo, il problema di tutto oggi e' chi non paga le tasse, ma Lei quando chiama un artigiano a casa sua, o un dipendente pubblico che fa un secondo lavoro, la fattura La chiede ?
Le risulta che molti imprenditori,artigiani,liberi professionisti, pagano le tasse con puntualita' e i crediti che vantano dalle ISTITUzIONI non gli vengono mai onorati nei tempi giusti. O anche questa e' antipolitica.

11/5/2012 - 20:39

AUTORE:
Gianfranco Stoni

Chiunque muove una critica alle istituzioni, ed è legittimo farlo,verifichi prima se ha sempre pagato le tasse.
Così ne avrà più titolo. Diversamente avrà tradito la Costituzione.

11/5/2012 - 17:21

AUTORE:
gian paolo

Ma come mai vi accorgete ora che il sistema provincie cosi' come e' stato e' , IMPROPONIBILE.
E Lei un politico di lungo corso , continua a parlare di antipolitica, non accorgendosi che si scava la fossa da solo.
La sua figura, qualla dei suoi assessori sono figure ormai destinate all'estinzione, e' finita la cimbella di salvataggio per figure politiche in cerca di ricollocazione.
Speriamo che qualcuno porti avanti l'esperienza sardegna in tutta italia.

11/5/2012 - 16:56

AUTORE:
Agostino

Non si può dire che l'intervento del presidente Pieroni sia disinteressato. Avrebbe meglio completato il suo intervento proponendo, come soluzione, l'aumento numerico dei comuni, delle province e delle regioni aumentando anche le retribuzioni dei sindaci e dei presidenti.