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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
COMUNICATO
Cobas scuola: "Riuscito lo sciopero contro i quiz Invalsi"

12/5/2012 - 15:34

A Pisa i Cobas danno appuntamento per il 16 maggio alle 9 davanti al Comune per poi spostarsi al Provveditorato

 

Il 9 e il 10 maggio si è tenuta la prima tornata delle prove INVALSI nelle scuole primarie (elementari) e secondarie di primo grado (medie). Nonostante i tentativi di evitare lo sciopero dei Cobas da parte dell'INVALSI e del MIUR, dopo aver ripetutamente modificato le date dei loro ridicoli quiz, spingendo i presidi a violare la normativa sul diritto di sciopero e ad esercitare pressioni su docenti e studenti affinché non si sottraessero alla distruttiva farsa degli indovinelli Invalsi,  la “somministrazione” è praticamente  fallita perché in molte scuole vi è stato il rifiuto  dei quiz da parte di  docenti e collaboratori scolastici che hanno scioperato e da parte di genitori che non hanno mandato i figli a scuola.  
 
Ampia è stata la consapevolezza che i  test INVALSI sono quesiti  inutili per la valutazione della crescita e maturazione degli studenti, ma che servono semplicemente a misurare la conformità a nozioni e concezioni standardizzate; sono uno strumento che serve già a condizionare le attività didattiche in funzione delle prove, mentre la formazione culturale viene ridotta ad un mero addestramento alla compilazione dei test stessi, con conseguente appiattimento della ricerca intellettuale e omogeneizzazione dei saperi. Oltretutto, costringono i docenti ad abbandonare gli strumenti di dialogo educativo con gli studenti, con cui si definiscono programmi e obiettivi adeguati al livello e ai reali bisogni delle classi e dei singoli studenti, per adottare invece metodi standard che non tengono conto delle reali e variegate situazioni delle scuole e dei territori del nostro Paese.
 
Non sta dunque riuscendo la manovra di rendere queste prove attività ordinaria: i lavoratori della scuola stanno boicottando attivamente e smascherando questa operazione di desertificazione culturale rappresentata dai test INVALSI.
Contro menzogne e minacce, ribadiamo che i quiz Invalsi non sono obbligatori, nonostante la frasetta del Decreto Semplificazioni che li giudica “attività ordinaria”. Ogni attività “ordinaria” al di fuori delle lezioni e delle riunioni degli Organi collegiali (ad es. gite scolastiche), oltre a dover essere decisa da questi ultimi, non comporta alcun obbligo per docenti, ATA o studenti.
 
Lo sciopero proseguirà il 16 per le scuola secondarie di secondo grado (Superiori) per protestare contro una misera scuola-quiz che smantella materialmente (tagli di scuole e posti di lavoro, blocchi di stipendi e scatti di anzianità, furto di pensioni, riduzione degli investimenti) e culturalmente l’istruzione, trasformando i docenti in addestratori di quiz, che preparino gli studenti ad una futura manovalanza precaria.
 
Il 16 maggio la protesta si esprimerà  di nuovo in tutto il paese con il boicottaggio dei quiz, con manifestazioni  di docenti ed Ata insieme ai Collettivi degli Studenti Medi e ai genitori.
 
A Pisa Presidio in Piazza XX Settembre (davanti al Comune) dalle ore 9 per poi spostarci al Provveditorato.

Fonte: COBAS scuola
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16/5/2012 - 8:36

AUTORE:
Alessio Niccolai

Invito tutti i lettori a dare un'occhiata a questo interessante articolo per comprendere cosa debba essere una Scuola Pubblica: l'esempio della Finlandia. Lasciate perdere i college anglo-sassoni fucine di sventura e di ignoranza planetaria perché abbiamo già la Bocconi a raccogliere le peggiori melme intellettive del Paese.
Seguite questo link:

http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/FINLANDIA.pdf

15/5/2012 - 14:54

AUTORE:
Alessio Niccolai

Caro Cittadino come Pochi, alias CCP, non so dove e come tu possa considerare meritocratici gli INVALSI, ma una cosa è chiara: la tua meritocrazia somiglia più ad una delle tanti possibili incarnazioni della «leccaculocrazia» all'italiana che a ciò che vorresti convincere i lettori essere davvero.
Il modello INVALSI è tipicamente anglo-sassone, o per la precisione, di ispirazione yanke;: inizierei con una mera constatazione: i figli di Leonardo hanno ben poco da imparare dalla spazzatura della spazzatura dell'Impero Romano in fatto di cultura, sapere e insegnamento e ciò che da quel modello possono avere necessità di prendere, è soltanto in negativo.
Il test INVALSI è stupido per lo meno quanto chi lo sostiene: al suo posto esistono i temi che sembrano invece essere caduti in disuso.
Non si può valutare un bambino sulla base di uno strumento che al massimo è buono per un candidato ad ottenere la patente di guida!
Il sapere non può e non deve nascere sulla base delle esigenze di mercato come negli USA o in GB: la gloriosa storia culturale italiana deve essere purificata da queste malefiche istanze.
Ringrazio i COBAS per l'impegno profuso a difesa della Scuola Pubblica, per la loro partecipazione al Tavolo Regionale e anche per questa vittoria conseguita sul malaffare ministeriale.
I test INVALSI stanno bene in bagno quando manca la carta igienica!

15/5/2012 - 13:25

AUTORE:
Massimiliano

Non è solo colpa dei Cobas se la scuola italiana vive una situazione di difficoltà. Questo è sicuro, anzi, ve ne sono di ben più gravi. E' una colpa da condividere tra tanti soggetti: classi politiche, docenti, sindacati, cittadini in generale. E' per questo che non servono demonizzazioni ma occorre fare proposte profondamente riformatrici dove tutti si mettano in discussione e, soprattutto, ognuno si prenda le proprie responsabilità. Se ho un figlio con difficoltà di apprendimento e la scuola, al termine di un ciclo, non è stata capace di incidere a fondo sulla sua preparazione con chi me la prendo? Chi risponde dell'inefficienza, del danno prodotto, dei diritti non rispettati? Facciamo una bella manifestazione? Invochiamo l'imperialismo oppressivo? Diamo la colpa alle prove Invalsi? Se invece si pensa che la scuola va bene così allora....

14/5/2012 - 22:33

AUTORE:
un insegnante

Sono un insegnante. Quando ho letto le posizioni di Massimiliano ho provato a trovare aggettivi diversi, poi ho lasciato perdere gli aggettivi. Allora ho pensato che forse è meglio fare una domanda, anzi due o tre.
1) le prove Invalsi vanno bene così come sono?
2) i problemi della scarsa qualità della scuola sono causati dai Cobas?
3) perché non si parla di valutazione delle scuole e dei dirigenti?

13/5/2012 - 23:00

AUTORE:
Massimiliano

Sono un insegnante. Quando ho letto le posizioni dei Cobas non mi è riuscito trovare aggettivi diversi: farneticanti,immotivate, spesso scorrette, sicuramente strumentali. Le prove Invalsi servono a misurare il livello degli apprendimenti a livello nazionale, sono una fotografia e quindi necessariamente oggettiva. Non possono tener conto delle situazioni specifiche; la stesssa cosa avviene quando si misura la ricchezza o altri indicatori. Non sono "a crocette" ma comportano vari modi di risposta. Ma cosa hanno da proporre di meglio questi signori? Niente. O meglio, una proposta ce l'hanno: gonfiare gli organici di docenti pagati sempre peggio a cui si chiede sempre meno. Alla faccia della qualità.

13/5/2012 - 20:27

AUTORE:
santippe

Il cittadino sangiulianese che osanna i quiz Invalsi nel nome della meritocrazia non conosce ciò di cui parla. Per gli insegnanti sarebbe molto più semplice "addestrare" alla risoluzione di test standardizzati (sono usciti molti libri al riguardo) piuttosto che impegnarsi ad "istruire" che è cosa ben più nobile e seria. Se vogliamo che il percorso educativo si trasformi in una grande scuola guida piena di istruttori allora diciamo tutti in coro: "viva i test Invalsi"...

13/5/2012 - 19:19

AUTORE:
Insegnante sangiulianese

Ampia è la consapevolezza tra i docenti che i test INVALSI sono quesiti inutili per la valutazione della crescita e maturazione degli studenti, ma che servono semplicemente a misurare la conformità a nozioni e concezioni standardizzate e la formazione culturale viene ridotta ad un mero addestramento alla compilazione dei test stessi. Oltretutto, costringono i docenti ad abbandonare gli strumenti di dialogo educativo con gli studenti, con cui si definiscono programmi e obiettivi adeguati al livello e ai reali bisogni delle classi e dei singoli studenti, per adottare invece metodi standard che non tengono conto delle reali e variegate situazioni delle scuole e dei territori del nostro Paese.
Non è un caso che i "geniali" tecnici dell'Inavalsi diano punti in più alle prove svolte nelle scuole di periferia.
Non è un caso che nei paesi in cui sono stare inventate (USA e Inghilterra)si sta tornando indietro.
Certo è pur vero che di questi tempi per molti La vita è tutta un quiz.

13/5/2012 - 15:17

AUTORE:
Cittadino come pochi

Mio figlio fortunatamente i test invalsi gli ha fatti, era contento di averli fatti bene mentre altri suoi compagni hanno avuto quache difficoltà e io sono molto contento delle sue insegnanti che sono felici di farsi giudicare sapendo di darsi da fare per educare i nostri figli. Spero che anche alle medie gli capitino insegnanti vogliose di farsi giudicare perchè la scuola può migliorare solo ragionando con una mnetalità imprenditoriale, chi merita va avanti chi non ne ha voglia va a casa o a fare altro. NO ALLA POLITICA DENTRO ALLA SCUOLA

13/5/2012 - 14:08

AUTORE:
Santippe

Combattere contro le prove Invalsi è un modo per salvaguardare la dignità della scuola. I test a crocetta sono quanto di più stupido possa esistere e la standardizzazione dei cervelli non dovrebbe certo essere compito dei docenti che dovrebbero, invece, pensare a formare delle teste ben pensanti. Senza contare che se tutti i soldi pubblici che vengono buttati per sostenere quel carrozone dell'Invalsi fossero redistribuiti per cose più serie si farebbe solo il bene della scuola.

13/5/2012 - 10:38

AUTORE:
Insegnante

A San Giuliano salvo una scuola che non è stata aperta, non risulta che ci sia stata questa grande adesione. I Cobas che oltre a fare i sindacati fanno anche politica si dovrebbero seriamente preoccupare del reale stato in cui versa la scuola italiana. Dovrebbero anche abbandonare facili e sessantottesche valutazioni sul modello di scuola. Quella attuale non pare rispondere alle sfide che dobbiamo affrontare e nello stesso tempo non fornisce più quella formazione strutturata tipica di diversi decenni addietro. Non ci possiamo permettere di tergiversare in valutazioni che stanno a metà tra il mal di pancia e frustrazioni irrealizzate. La scuola, gli insegnati, vanno valutati, e se i metodi dell’INVALSI non sono adeguati si deve lavorare per proporne degli altri, ma non si può pensare ad un mondo a se fatto da ‘invalutabili’ ma dal quale dipende fortemente il futuro della nostra società. Ci vuole il coraggio e la forza di dire di no a quanto spesso i ministeri programmano, ma nello stesso momento si deve rispondere con proposte serie e attuabili. Che si apra comunque un dibattito su come ridare consistenza e vitalità al nostro sistema scolastico.

12/5/2012 - 18:11

AUTORE:
docente pentito

ma e' possibile che qualsiasi sitema di valutazione risulti per voi ridicolo?
siamo la peggio scuola d'europa e la piu' sindacalizzata al mondo, narte uranio e saturno compreso, ma se i docenti come dite sono i meno pagati i meno tutelati, ma voi cosa ci state a fare?