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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
LIBRI
"ADA DECIDE" ed altri
libri per bambini

12/5/2012 - 19:25

Rubrica a cura di Elsa Luttazzi

 

Dopo tanti interrogativi all’insegna del pessimismo su chi potrebbe farsi promotore di iniziative volte a promuovere il nostro senso civico, la difesa del nostro territorio, il rispetto della nostra costituzione, vorremmo, per una volta almeno, rinfrancarci con alcune proposte editoriali rivolte ai bambini, il nostro futuro e quindi i nostri futuri interlocutori.

 

Le collane sono tante e differenziate nella ricerca delle soluzioni più appropriate e accattivanti per raggiungere il giovane pubblico dei lettori, ma sempre con l’impegno di non banalizzare temi così importanti come  la costituzione, la giustizia, la legalità  e l’economia, e di inserirli in un percorso che ha l’ambizioso progetto di educare, non solo di istruire.  

Con linguaggio piano e con l’aiuto di illustrazioni  vengono spiegati i dettati costituzionali che sono alla base dello stato, le leggi che regolano il corretto comportamento nella società civile,   il significato della legalità, i complessi  meccanismi della finanza, l’importanza  e la dignità del lavoro, la difesa del territorio: tutto ciò che rende cittadini consapevoli e responsabili.


Tra tutti questi temi ho scelto di approfondire quello relativo alla consapevolezza della terra e delle sue ricchezze, in particolare l’acqua,  l’aria e le piante, come patrimonio di tutta l’umanità, che va difeso e protetto, in modo da riprendere il discorso di Salvatore Settis, affrontato nell’ultima recensione.


Oscar Luigi Scalfaro, Presidente emerito della Repubblica Italiana, che è stato tra i Padri Fondatori della nostra Costituzione, difende a buon diritto le regole della vita democratica nella sua Prefazione a un libro (Ada decide. Pratiche di partecipazione per bambini e ragazzi, di A.Roveda e V. Volonté, con illustrazioni di C. Nocentini, Nomos) in cui tale regole vengono illustrate attraverso le esperienze quotidiane della piccola Ada e di Leo, il fratello più grande. Un libro semplice e complesso insieme che ci porta a conoscenza degli strumenti teorici per imparare  a conoscere e utilizzare gli articoli della Costituzione e gli strumenti della partecipazione alla vita pubblica, ma anche esperienze concrete di straordinaria efficacia, come i Consigli Comunali dei Ragazzi (C.C.R), una istituzione costruita per i bambini sul modello rappresentativo degli adulti.


Ugo Mattei, docente di Diritto civile a Torino, in passato vicepresidente della Commissione  Rodotà per la riforma dei beni pubblici, coredattore dei quesiti per il referendum sull’acqua, uso a confrontarsi con lo spessore e la profondità del diritto si mette alla prova con i ragazzi  (L’acqua e i beni comuni, con i disegni di L.Paulesu, Manisfestolibri), con un libro che può in realtà essere utile anche a tanti adulti. Un concetto astratto e difficile  come il  bene comune assume la concretezza nel contrasto con il bene privato raffigurato nella rapace figura del ricchissimo avvocato Artemio che domina la scena con la sua prepotenza e distrugge l’armonia della condivisione di un pasto familiare esibendo la stessa ingordigia con la quale sfrutta le risorse della terra. Il processo inesorabile della privatizzazione  viene descritto storicamente mettendo in evidenza i soprusi subiti da quanti vengono espropriati dei beni di pubblica utilità. Mattei descrive al contempo quelli che sono i veri bisogni universali:

 

I beni comuni servono per soddisfare bisogni veri che tutti abbiamo il diritto di soddisfare per il solo fatto di essere nati:bere, nutrirsi, coprirsi, essere istruiti.


E così insegna a riconoscere i veri bisogni, a difendersi dalle ingannevoli pubblicità e ad usare con parsimonia tutte le risorse che la natura offre, in particolare l’acqua, bene  non riproducibile.


Ma il lavoro pedagogico funziona meglio se si incomincia con i bambini ancora più piccoli. A loro si rivolge Agostino Traini  umanizzando, e rendendoli così più vicini, l’acqua e l’aria : Il Mondo del Signor Acqua, Il fantastico viaggio del Signor Acqua, e Che fine ha fatto la Signora Aria?(Piemme) . Occhi incantati seguono il percorso dell’acqua, dal mare alla bottiglia sulla tavola e i giochi di prestigio della invisibile Signora Aria. Con il gioco si impara a leggere e, insieme, a coltivare l’interesse per il mondo delle scienze e della natura per  conoscerla e rispettarla.

 

E a questo fine arriva in soccorso un piccolo prontuario composto di tre regolette  all’insegna della lettera R: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, usate da Mario Corte (Io e l’ambiente, Emme) per mostrare come l’inosservanza di queste semplici norme ha come conseguenza la distruzione degli alberi, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua. È importante che i bambini si confrontino precocemente con la prospettiva del disastro ambientale che stanno per ereditare.


Raccontare gli alberi (di P.Valentinis e M.Evangelista, Rizzoli ), un singolare e fascinoso compendio di botanica, storia e poesia, accompagna i lettori grandi e piccoli in un viaggio attraverso la natura che è anche un percorso verso il riconoscimento e l’apprezzamento della bellezza in ogni sua espressione.


Animato dagli stessi propositi Paolo Benventi (I bambini e l’ambiente. Per un’ecologia dell’educazione, Edizioni Sonda), si diffonde nella descrizione dettagliata, nella forma di un agile manuale, dei molteplici approcci più o meno tecnologicamente avanzati ,per una conoscenza di base della natura :”scienza grafica, storie fantastiche scritte e illustrate, raccontate, drammatizzate, produzioni video e multimediali”. Privilegia però una didattica che promuova più “l’arte di osservare” che  “l’arte di insegnare” nell’intento di sollecitare la “prima osservazione istintiva del bambino” e “l’emozione dell’incontro”.  Privilegiare  il punto di vista del bambino consente di acquisire dei vantaggi anche per gli adulti che possono essere così aiutati a recuperare


“una dimensione umana, emozionale, ‘ecologica’ del sapere e della cultura, oltre le burocrazie, i poteri, le corporazioni, le consuetudini di mercato, che non solo separano artificiosamente scienziati e specialisti dalla gente comune, ma che sempre più in tempi recenti si traducono di fatto in un freno allo sviluppo delle attività produttive e alla risoluzione dei problemi sociali”.
 
I materiali accumulati dai ragazzi devono essere poi assimilati e rielaborati con l’aiuto consapevole di tutte le persone addette alla loro formazione, in modo che diventino cultura.


Il prato, il bosco, la grotta, gli insetti, gli uccelli, gli alberi, i fiori, i funghi, il fiume, la collina, la neve, il fango, il vento, le stagioni…Prima che a noi e ai nostri ragazzi, la natura ha raccontato storie innumerevoli alle infinite generazioni che ci hanno preceduto, ad altre culture che guardavano il mondo con occhi differenti, e che le hanno tramandate sotto forma di fiabe, leggende, racconti popolari,
Ma l’ambiente non è solo natura. Anche gli oggetti e gli spazi della nostra vita quotidiana, osservati attentamente raccontano chi siamo, come viviamo, allo stesso modo di come altri oggetti e spazi, i monumenti antichi, i manufatti di culture trascorse, raccontano storie diverse, più o meno lontane dalla nostra, più o meno immaginabili e conoscibili. Storie realistiche, come ricostruzioni di studiosi o archeologi, ma anche storie fantastiche, come di poeti e romanzieri, che quando trovano una loro coerenza danno soddisfazione, fanno sentire contenti…
 
Il proliferare di questo tipo di pubblicazioni denota un tentativo di coinvolgimento nel complesso processo di formazione dei futuri cittadini di genitori consapevoli o di altre figure non istituzionali che si affianchino e lavorino in sinergia con la scuola o con altre istituzioni pubbliche. Singolare e affascinante il quadro che ne esce, movimentato e fuori dalle righe: professori che scendono dalla cattedra per lasciare il posto ai bambini; l’insegnamento che esce dalla scuola per entrare nella pratica della vita quotidiana, come un gioco divertente e impegnativo; la politica che esce dai palazzi e si confronta con il popolo che governa. Genitori, docenti, politici, bambini tutti impegnati nella costruzione di un mondo migliore.


Un percorso animato da personaggi che hanno il fascino della fantasia, ma che hanno il potere di far tornare “alle cose, a una identità che è alleanza con gli altri, alla ricerca che è scoprire insieme, all’io che si conosce negli altri, che è soccorso, sdegno di fronte ai soprusi, difesa della bellezza, coinvolgimento e crescita”.

È con le parole di una professoressa di Liceo indirizzate al Sole 24 Ore e che è una appassionata difesa dell’educazione scolastica,  che mi sembra di concludere degnamente questa mia incursione, spero non maldestra,  ma certo arbitraria e riduttiva nella scelta dei testi che sono veramente tanti.
 
 

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