Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
T e F : il Bilancio di Previsione 2012 pesa sulle tasche dei cittadini.
Oltre i termini dell’esercizio provvisorio, che terminava a fine marzo, nel Consiglio Comunale dell’11 maggio 2012 l’Amministrazione Comunale di Vecchiano ha approvato un bilancio di previsione per il 2012 che pesa sulle tasche dei cittadini. Contestualmente al bilancio Insieme per Vecchiano ha approvato infatti un Regolamento IMU che applica l’aliquota standard dello 0,4 % per l’abitazione principale; contrariamente a quanto fatto da diversi Comuni italiani che, sapendo che la prima casa è un bene di risparmio per la famiglia italiana, hanno ridotto l’aliquota Imu sulla prima casa allo 0,2%, applicando quindi la riduzione massima permessa dalle legge statale. In più Tradizione e Futuro si aspettava che il Regolamento definisse chiaramente le aree realmente fabbricabili: conosciamo tutti la situazione particolare del nostro Comune in relazione alla presenza del fiume Serchio. Come già avevamo detto al momento dell’approvazione del Regolamento Urbanistico, la legge 66/2011 della Regione Toscana ne impedisce di fatto l’attuazione perché molte aree si trovano nella zona a pericolosità idraulica molto elevata. Tradizione e Futuro si aspettava che un’ Amministrazione, che proclama un’ideologia di sinistra, decidesse di incidere il meno possibile sulle tasche dei cittadini. Dove sta inoltre l’autonomia istituzionale nei confronti delle altre istituzioni? A settembre Insieme per Vecchiano aveva convocato un Consiglio Comunale ad hoc per protestare contro la manovra finanziaria di ferragosto. L’ANCI, l’associazione nazionale che riunisce i comuni, era fortemente critica allora come ora. Per il 24 maggio a Venezia ha indetto una manifestazione di protesta in merito alle funzioni attribuite agli Enti locali trasformati in soggetti esattori per conto dello Stato, al Patto di Stabilità e all’IMU. Insieme per Vecchiano come ha tradotto questa critica? In un ordine del giorno che scarica le responsabilità solo al Governo precedente a quello Monti, con i cui componenti però attualmente il PD è alleato in Parlamento. Ma come? Mesi fa Insieme per Vecchiano ha criticato aspramente la trasversalità civica di Tradizione e Futuro e adesso i rappresentanti nazionali del PD stesso attuano la trasversalità partitica in Parlamento, alleandosi con Pdl e Terzo Polo? Ma di più, c’è da dire che nella coalizione che amministra Vecchiano ci sono due partiti non rappresentati in Parlamento, quali Partito della Rifondazione Comunista e SEL, che definiscono la loro azione politica rivolta alla tutela dei meno abbienti. A Vecchiano hanno cercato di fare qualcosa per le famiglie? A tal riguardo quello che più balza agli occhi è l’approvazione dell’altro Regolamento, quello sull’addizionale comunale IRPEF. L’addizionale comunale IRPEF è stata istituita dal governo Prodi nel 1998, l’applicazione da parte dei Comuni non era obbligatoria. Come mai a Vecchiano si sente la necessità di approvare ora, nel 2012, un Regolamento apposito? Perché l’Amministrazione di Vecchiano ha scelto di applicare l’aliquota più alta dell’addizionale comunale IRPEF, portandola dallo 0,5% allo 0,8%, e per di più ha scelto di applicare solo una soglia di esenzione a coloro che hanno un reddito annuo inferiore a euro 10.000,00? Della previsione di inserire uno scaglione intermedio a cui applicare un’aliquota più bassa (lo 0,6%) per coloro con reddito fino a euro 55.000,00 se ne è persa traccia nella stesura definitiva del bilancio di previsione: che decisione di sinistra è questa? L’addizionale colpisce indiscriminatamente tutti coloro che hanno reddito da lavoro dipendente e da pensione.
Per applicare il programma la lista civica Tradizione e Futuro avrebbe fatto scelte diverse: il compito del Comune infatti è soddisfare al massimo le esigenze dei cittadini attraverso l’erogazione di servizi. I servizi trovano la copertura finanziaria grazie ad un’attività di acquisizione delle risorse. Consapevoli che l’attenzione all’utilizzo delle risorse, con economie dove è possibile eliminare gli sprechi, e la ricerca di nuove forme di entrata, in un periodo di progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato e dagli altri Enti, siano l’unica soluzione possibile per migliorare la quantità e la qualità dei servizi.
Laura Barsotti
Capogruppo Tradizione e Futuro