Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
T e F chiarisce cosa è davvero il Bilancio Partecipato
A Vecchiano c’è un’Amministrazione che sempre più spesso proclama anziché praticare un governo dalla parte dei cittadini. Per prima cosa ci preme evidenziare come il Sindaco ha definito “partecipato” il bilancio del Comune di Vecchiano.
Ha spiegato che, secondo lui, il bilancio è ampiamente partecipato perché ne ha parlato negli incontri nelle frazioni (dove la partecipazione è stata al massimo di 10 persone) e negli incontri con la Consulta del Volontariato che riunisce le associazioni del territorio ( ma le riunisce davvero tutte?). Comunque per chiarezza e informazione Tradizione e Futuro fa notare che la definizione corretta di “bilancio partecipato” è un’altra: è fare decidere ai cittadini come utilizzare una parte di risorse in bilancio. Il comune di Capannori è salito alla ribalta nazionale per questa iniziativa e il Comune di Cascina lo sta attuando, solo per citare due comuni a noi vicini. Sul nostro territorio anche l’associazione Cittadini in Piazza ne ha parlato negli incontri con la cittadinanza a Vecchiano e a Avane.
Quando si tratta di rappresentare i cittadini e di informarli correttamente, Tradizione e Futuro vigila che l’Amministrazione faccia il proprio dovere. In merito alle scelte fatte dall’Amministrazione Comunale in relazione alla previsione di entrata dell’IMU di 2 milioni e 300 mila euro, Tradizione e Futuro auspica che questa stima sia stata fatta con responsabilità e, soprattutto, non sia stata fatta al ribasso, perché, proprio in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, decidere di applicare aliquote IMU standard, quando ci poteva essere la possibilità di ridurle e pesare quindi di meno sulle tasche dei cittadini, non sarebbe una programmazione in linea con principi volti al sociale. Nel comunicato dell’Amministrazione Comunale al riguardo della spesa sociale va specificato che gli importi previsti come contributi di sostegno alle famiglie per il pagamento della retta dell’asilo nido e come assistenza specialistica ai portatori di handicap derivano da trasferimenti da parte della Regione Toscana. Non è poi una libera scelta dell’Amministrazione quella di utilizzare gli oneri di urbanizzazione esclusivamente per gli investimenti e non per la spesa corrente, ma una indicazione specifica della Corte dei Conti che ha analizzato i precedenti bilanci e invitato ad agire in questo modo.
D’altronde con un Regolamento Urbanistico bloccato perché molte aree ricadono nella zona che la Regione Toscana ha definito a pericolosità idraulica molto elevata, la previsione in relazione agli oneri di urbanizzazione deve essere molto oculata.
Laura Barsotti
Capogruppo Tradizione e Futuro