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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Calci
Il Piave mormorò

16/5/2012 - 15:22

Il Piave mormorò


A Calci una mostra fotografica sulla Grande Guerra con le foto d’epoca del capitano medico Guido Zeppini
 
Dal 24 maggio al 30 settembre la Certosa di Calci ospiterà una mostra fotografica sulla Prima Guerra Mondiale, testimonianza di una delle pagine più dolorose della nostra storia.
Le foto esposte sono di Guido Zeppini, medico e capitano con la passione della fotografia. Settori favorevoli al conflitto, nel 1915, erano ancora affascinati dal «Piave [che] mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti».
Il 4 novembre 1918 terminava il sanguinoso conflitto, in cui erano caduti 689.000 italiani e più di un milione erano tornati alle loro case con indelebili ferite e mutilazioni. Zeppini partecipò alla Grande Guerra da capitano medico.
Per il coraggio negli interventi di soccorso fu insignito della medaglia d'argento della sanità militare. Appassionato di fotografia, documentò scene di vita di guerra, scene di distruzione, momenti drammatici.
Oltre 400 lastre, dimenticate per quasi un secolo, sono state ritrovate, nel suo baule di militare, con gigantografie delle zone di combattimento, spesso scattate durante le battaglie dal servizio fotografico dell'esercito, insieme agli strumenti chirurgici usati negli interventi al fronte.
Si è ritenuto esporre anche questi per documentare come operassero in quelle condizioni i medici militari. Si tratta di un patrimonio iconografico e storico di grande valore messo a disposizione dal nipote Claudio Bolelli.


La mostra è organizzata dalla Sezione soci Coop di Cascina, dal Comune di Calci, dalla direzione del Museo nazionale della Certosa monumentale di Calci, dall'Associazione "3C Cinefoto Club Cascina Silvio Barsotti".

Il professor Romano Paolo Coppini, docente di Storia contemporanea presso l'Università di Pisa, ha curato l'organizzazione scientifica dell'evento e il catalogo della mostra.
 
Info: Museo nazionale della Certosa monumentale di Calci.

Orari: da martedì a sabato 8.30-19.30, ultima entrata ore 18.30;
domeniche e festivi 8.30-13.30, ultima entrata 12.30.
Lunedì chiuso; visite guidate ogni ora.
Ingresso € 5 ridotti € 2,5.
La visita della mostra rientra nel biglietto di ingresso della Certosa. Tel. 050938430;
email: certosadicalci@beniculturali.it
 
Fonte: http://www.coopfirenze.it/
 
(Ndr)

Nonostante  siano passati quasi cento anni, e  i testimoni  di quella tragedia siano rimasti pochissimi,  resta ancora  fortissimo il legame della  gente alla storia  della propria  terra, come lo dimostrano la grande passione nel mantenere vivi questi simboli..
Associazioni, Amministrazioni locali e persone comuni  non solo si dedicano  alla loro cura  ma soprattutto  quello  di tramandare ai giovani questo sentimento.
Alcune foto  sono  riferite  a  località  i cui  eventi  la grande storia non ha neppure accennato, ma  per la gente del luogo continua ad avere un grande significato, 
E su questi simboli  il tricolore sventola con orgoglio.


Istantanee  del  fiume Piave, l’ultimo tratto del suo percorso   la sua foce, il monumento ai Finanzieri,  ai Granatieri e  ai Bersaglieri, e infine uno storico ponte a bilanciere simile a quello immortalato in un celebre dipinto.
 
Foto Essebiesse

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