Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
[…] Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie
E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso. […]
Troppo nota la canzone e già ampiamente usata su questa sezione e su altre parti del giornale, ma stamani, guardando le rose per vedere di cogliere qualche “spunto” da usare in futuro, mi è ribalzata nella testa e ho deciso di usarla al posto di quella già scelta in precedenza.
Non “Bocca di Rosa” la chiamerei, ma “Cuccia di Rosa” dove anche questa cetonidea, dal brutto nome di “oxythyrea”, pensa di infilarsi per “mettere l’amore sopra ogni cosa”, devastando l’alcova pur di “soddisfare le proprie voglie” e “senza indagare se il concupito ha il cuore libero oppure ha moglie” (vedi lui lei e l’altro nel letto profumato) e sapete come si chiama il nome della specie? "funesta", come le cagnette di Sant’Ilario.
Curiose coincidenze, ed ora ho voglia di riascoltare la poesia dell’amore, sacro e profano che sia…