Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Il modo di dire “alle calende greche“ deriva dalla locuzione latina ad kalendas graecas, con il significato di “mai”.
E’ attribuito dallo scrittore romano Gaio Svetonio (70 d.C. – 126 d.C.) all’imperatore Augusto (63 a.C. – 14 d.C.) che ne avrebbe fatto uso riferendosi a quelle persone che non pagavano i propri debiti.
Con il nome “calende” i romani indicavano il primo giorno di ogni mese; questo nome però non era presente nel calendario greco, quindi non esistendo le “calende greche”, il modo di dire ha significato di fare o rimandare qualcosa ad una data che non esiste, cioè mai.
Posticipare un pagamento alle calende greche, voleva, e vuol significare non saldare mai i propri debiti.
Anche il termine calendario deriva da calendarium, cioè il registro delle tasse, che venivano riscosse ai primi di ogni mese, ovvero alle calende.