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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
FINALMENTE DONENICA!
di Ovidio Della Croce
Vorrei dire la commozione

27/5/2012 - 11:45

Cari voi,
che eravate alla serata “Tabucchi e la fotografia”, avete visto le fotografie, avete ascoltato le parole. Avete sentito la commozione?
 
“Vorrei dire la commozione di essere fra di voi stasera. Ho avuto con Tabucchi rapporti saltuari, ma a volte molto intensi. Mi era arrivato un messaggio di Antonio in cui diceva di non voler parlare della sua malattia, ma mi chiedeva di andare a trovarlo a Lisbona. Ho inteso: voglio salutare gli amici, ma era troppo tardi... Essere qui tra la sua gente rende questo incontro particolare”.
 
A sorpresa, su queste prime frasi, si commuove la voce del professor Remo Ceserani. Si commuove prima che la mente lo porti nel pieno del discorso tra parola letteraria e immagine fotografica. Si commuove la bocca che lo prende di sorpresa e trema un istante e riesce a sentire la voce di un amico dentro di sé. È una voce del corpo. Non una voce della testa. La testa poi procede a rispondere con intelligenza alle domande di Roberto Evangelisti calandole nel tema della serata.
 
È una voce che viene da dentro e trova la verità del corpo che la manifesta. È un sentimento d’amore che nasce prima che il pensiero si ricordi di pensare. Bella la faccia un po' tesa e la voce commossa del sindaco Giancarlo Lunardi quando ricorda: "Io stesso, che preferivo ascoltarlo piuttosto che parlare, non condividevo spesso le parole di Antonio. Col tempo, poi, mi accorgevo che aveva ragione, che aveva profondamente letto prima degli altri la realtà". Quelle parole del passato le sente, nel cuore, in quel momento, e nel presente le ascolta e le ricorda.
 
Il corpo ci dice la verità e si confonde con la presenza di un altro che è dentro di te e forse sei te in cerca di un altro dentro di te. E il corpo di Maria José de Lancastre accanto al figlio Michele fa un balzo sulla sedia quando in un minuto passano le immagini del marito e della commozione di Fabio Fazio che lo ricorda con una conversazione sul viaggio e lui risponde: “Il terreno che calpestiamo è in prestito… Tanto un giorno voleremo via”.
 
E forse anche il pubblico numeroso si commuove davanti a una commozione non fabbricata a buon mercato. Si crea un attimo di silenzio, si sente il respiro degli amici e delle amiche, della gente seduta e di quella in piedi ed è un respiro comune. E quell’attimo di silenzio e quel ritmo di respiro è musica. È musica come quella del concerto di Sandro Ivo Bartoli che scuote il corpo. Poi le note svaniscono, sei contento e ritorni ad essere al Teatro del Popolo di Migliarino insieme a tante persone, in bilico tra il Serchio, il Parco e il mare. Non è il posto più bello del mondo, ma è tra i posti più belli del mondo per il profumo di umanità. E poi, in ogni serata del maggio migliarinese, nella sala ci sono le rose di Bruno, non sono prime come le “sublimi rose Barni”, ma vengono subito dopo. Non ci credete?

Fonte: Le foto sono del Circolo Fotografico "Le dune"
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31/5/2012 - 16:01

AUTORE:
***

Com'è e come si studia la letteratura senza confini? Quali sono le sfide che le trasformazioni del mercato mondiale della cultura pongono a chi si occupa di letteratura per mestiere, per studio o per semplice interesse?

"La letteratura nell'età globale" (il Mulino) è l'ultimo libro di Remo Ceserani, scritto con Giuliana Benvenuti.

Se ne discute giovedì pomeriggio a Radio 3 nel corso della trasmissione Fahrenheit.

29/5/2012 - 10:20

AUTORE:
luca

Io c'ero, e le sensazioni descritte da Ovidio ci son state tutte. Io son piovuto, come si dice da queste parti e non avuto il coinvolgimento emotivo che forse avevano molti dei presenti. Non ho conosciuto Tabucchi di persona.

In certi casi è un vantaggio, ci preserva dalla retorica con cui una comunità inevitabilmente si autocelebra. Bisogna stare attenti.

Ma è stata una serata interessante, un occasione per comprare e leggere il testo di Ceserani, e contestualmente star dentro una dimensine comunitaria, popolare, umana: quella del il corpo che inevitabilmente sussulta di fronte ad un emozione, che dice la verità.
Come in una fotografia.

29/5/2012 - 8:09

AUTORE:
P.G_

....riesci sempre, con parole giuste che stimolano il cuore oltre che la mente, a rendere più bello quello che abbiamo vissuto.
Ti ringrazio per questo, io e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di essere presenti.
Grazie di nuovo. PG

28/5/2012 - 19:58

AUTORE:
LUIGI

SEMPRE PER MOTIVI DI LAVORO
NON POSSO ESSERE PRESENTE ME NE
RAMMARICO,UN SALUTO
GIGI