none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
PISA - Provincia
Giacomo Sanavio: sul dibattito fra ambiente e sviluppo

28/5/2012 - 16:59


Lo sviluppo non può essere “misurato” con l’andamento del PIL o dagli indici di Borsa! Lo sviluppo è tale se c’è qualità, innovazione, vera sostenibilità; se costruisce, cioè, “qualità della vita” e “ben-essere”, non “ben-avere”; se si pone l’obiettivo di ampliare la gamma dei diritti e - di conseguenza - gli spazi di libertà individuali e collettivi; se produce beni per i cittadini e non merci per i consumatori; se rimette al centro i territori, le loro vocazioni e il loro rispetto (quello che oggi manca e le cui conseguenze piangiamo anche in questi giorni); se rimette al centro la persona umana e i beni e servizi ad essa necessari. Non i mercati e la speculazione!Dobbiamo renderci conto che non tutto è possibile; non tutto è vero sviluppo.

Dobbiamo assumere come punto di vista e di orientamento nelle scelte il “senso del limite”, con cui definiamo quel punto di vista generoso e non egoista che ci impone di pensare a chi verrà dopo, che non basta pensare all’oggi.

 Il modello industriale non va bene per tutto; tantomeno può essere adottato come punto di vista o di analisi e misurazione del benessere. Il tema delle risorse naturali e della loro conservazione è essenziale. Non si tratta di contrapporre crescita a decrescita, ma di assumere l’orientamento crescita/decrescita sulla base di categorie “nuove”, fondate invece su valori “antichi” e quindi far crescere: i servizi, le energie verdi (dove servono, quante ne servono – senza speculazioni), i trasporti pubblici, l’economia plurale (sociale e solidale), le agricolture e gli allevamenti biologici (il cibo costituirà sempre più l’elemento centrale nei conflitti futuri!); trasformare le nostre città per i cittadini – non per le auto, tantomeno per la rendita.

Occorre allo stesso tempo far “decrescere” le “intossicazioni” date dal modello consumista, le abitudini alimentari ed il modello di produzione di tipo industriale, la produzione di oggetti “usa e getta”, di apparecchi non riparabili, il traffico delle auto private e dei camion, la costruzione di nuove strade (che “chiamano” altre auto ed altri camion), di capannoni vuoti.

O assumiamo in toto il tema della riconversione ecologica dell’economia oppure non ha senso continuare a parlare di “sviluppo sostenibile”.


Giacomo Sanavio (Assessore provinciale alla programmazione territoriale, Pisa)


+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

28/5/2012 - 22:44

AUTORE:
F.C.

Mi sembra che l'Assessore Sanavio dell'Amministrazione Provinciale abbia con lucidità esposto quello che si intende sviluppo nel Parco e sopratutto cos'è un Parco.Altre interpretazioni non possono essere che pericolose. Uno sviluppo sostenibile non ha interpretazioni e nemmeno si modella sulle pressioni di interessi particolari.Ho l'impressione,però,che il nuovo Presidente del Parco abbia una visione diversa e il suo intervento mi preoccupa.