Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Giallo come oro ed alimento.
Rosso come passione ed il suo tormento.
Rosa come salute per tutti e lenimento.
Divino alimento come canta il Vate ed il popolo:
Laudata sia la spica nel meriggio!
Ella s’inclina al sole che la cuoce,verso la terra ove umida erba nacque;
s’inclina e più s’inclinerà domane
verso la terra ove sarà colcata
col gioglio ch’è malvagio suo fratello,con la vena selvaggia
col ciano cilestro
col papavero ardente,
cui l’uom non seminò, in un mennello.
Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né pan né vino.
Tutti i guai son guai, ma il guaio senza pane è il più grosso.
Potente consolatore come narra la mitologia:
Viene considerato anche il fiore della consolazione.
Infatti per alleviare i tormenti di Demetra, la Dea Madre della terra fertile e delle messi, la cui figlia Persefone era stata rapita da Ade, Hypnos le offrì dei papaveri che le permisero di ritrovare il sonno e di consolarsi del suo dolore.
Ovidio descrive il regno del Sonno come un antro nascosto davanti al quale spunta un rigoglioso cespuglio di papaveri e di altre erbe di cui la Notte “spreme il sapore” per poi spargerlo sulle terre immerse nel buio. In genere tutte le divinità legate al sonno e ai sogni, come Morfeo o Notte, hanno come attributo il papavero, che finisce per essere associato al sonno eterno e quindi alla morte.
Omnimorbia come consiglia l’antica farmacologia:
Malva detta al tempo prisco
fui perché ‘l ventre ammollisco.
Le mie radiche il potere
han di scior le feci intere,
d’eccitar l’utero scosso,
e di trarne il mensil flusso.
tre x te