Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
A proposito della presentazione alle Terme del libro di Franco Marchetti, segretario della Lega Spi-Cgil di San Giuliano
Stamattina ho letto Il Tirreno. Ho letto che a Pisa “aumentano le pensioni d’oro, quelle da almeno 2500 euro al mese. E diminuisce il numero dei pensionati che riscuotono meno di 500 euro (ma restano tantissimi, quasi uno su due a Pisa)”. Nell’area pisana sono 19000 e in tutta la provincia 61000 i pisani che vivono con 500 euro di pensione e, in mancanza di integrazioni o aiuti, faticano ad arrivare a fine mese.
Ho letto anche un volantino che mi ha dato Sergio Tognetti, militante sempre battagliero dello Spi-Cgil, che annuncia la giornata di mobilitazione nazionale dei pensionati del 20 giugno. Dice il volantino: “Più potere d’acquisto alle famiglie, patrimoniale subito!”. Me lo ha dato venerdì pomeriggio, nel corso della presentazione del libro di Franco Marchetti, Storie di Piaggio di amore e libertà, Felici Editore.
La presentazione del libro c’è stata il giorno prima della Festa della Repubblica, che si è svolta ieri tra sobrie parate militari e minuti di silenzio. Prima che iniziasse Sergio Tognetti mi ha preso da parte, mi ha salutato e mi ha chiesto che cosa facessi dopo il mio impegno attivo in un partito molto di sinistra a cui auguro successo e l’attività in Consiglio comunale. Ora faccio queste cose, gli ho risposto. Insieme all’Associazione La Voce del Serchio promoviamo cultura, cerchiamo di ampliare la conoscenza tra le persone, creiamo occasioni per stare insieme, come quella di oggi in cui si parla di fabbrica.
Mmh, mugugna Sergio. E mi chiede: hai visto, al senato hanno approvato in fretta e furia la riforma del mercato del lavoro che cancella diritti e tutele agli operai, ai licenziati, ai disoccupati; hanno cambiato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori? Quasi nessuno parla di libertà di licenziamento, quasi tutti dicono “flessibilità in uscita”. Il mondo cambia. Per Sergio la riforma delle pensioni è una controriforma: allunga l'età lavorativa e rende ancora più improbabile la possibilità dei giovani di costruirsi un futuro. Guardo il volantino che mi ha dato: c’è l’immagine di un paio di forbici con una corda che le blocca; leggo il titolo: “Il futuro non si taglia!”.
Il Teatrino si riempie, Sergio si siede in prima fila, comincia la presentazione del libro. Il primo pensiero va ai terremotati, ai “moderni” capannoni crollati e agli operai morti. Poi la discussione sul libro si fa subito piena di domande (a proposito quanti sono gli operai in parlamento?), e piena di ricordi che lo rendono attuale e vero. Scrivo soltanto quello di Elisabetta Francacci, operaia che poi ha preso una laurea: “Mia madre era operaia alla Marzotto, lavorava a cottimo e quando faceva il turno di notte andavo con mia nonna a darle il bacino della buonanotte in fabbrica”. E le parole di Maria De Siena: “Le cose più semplici, come avere dei guanti adatti per le mani delle donne, le abbiamo dovute conquistare con ore di sciopero”. Anche quello di Mauro Stampacchia: “Nei bagni c’erano le porte come quelle dei saloon, c’è voluto lo Statuto dei lavoratori per avere delle porte normali”. Infine, diverte Umberto Sbragia quando ricorda che incrociava Franco che andava a lavorare alle 4 di mattina mentre il giovane Umberto tornava dalla Versilia.
Dopo altri bellissimi interventi e letture di racconti del libro curate da Giuliana Chiaverini, Franco Marchetti parla, come al solito, con semplicità e immediatezza e ricorda il consiglio di un vecchio operaio: Oh, noi abbiamo ragione all’89%, quando vai a discutere col padrone devi saper trattare, per questo è importante lo studio e la formazione. Poi parla di solidarietà, partecipazione, lotta e unità all’insegna della centralità del lavoro. E così, mi pare, sia stato un modo semplice per onorare il 2 giugno, col patrocinio del Comune di San Giuliano.
Alla fine andiamo al Circolo Arci per una bevutella e un salatino, Franco firma qualche dedica sul suo libro e penso: se dovessi scrivere un libro, a Franco farei questa dedica: ”La straordinarietà di persone come te aiutano a crescere quelle come me”. Siccome un libro non lo scriverò, gliela dedico lo stesso.