Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Si è svolto ieri pomeriggio all’Hotel delle Terme di San Giuliano l’incontro per la presentazione del libro “Aspettando. Figure della maternità”, edito da Nicomp, Firenze, 2011. Un titolo che richiama eventi importanti e misteriosi, come lo è il tema complesso della vita nella sua fase ‘embrionale’. Un’opera realizzata da quattro donne di scienza, psicologhe e psicoanaliste, che si sono soffermate sull’aspetto nascosto, a volte oscuro, di un viaggio insieme normale, perché naturale, e straordinario come quello della maternità. Maria Rosa Ceragioli, Arianna Luperini, Laura Mori e Gabriella Smorto lo hanno fatto attraverso una particolare selezione di opere d’arte. Un’occasione organizzata dall’assessorato per le Pari Opportunità del Comune di San Giuliano Terme in collaborazione con l’Osservatorio della maternità Interiore, per un’interessante discussione tra scienza e arte. Tra le relatrici psicoanaliste, ostetriche, psichiatre, ginecologhe, neuropsichiatre (Gabbriellini, Bancalà, Banti, Scida,Tancredi). A corredo dell’evento esponevano le loro opere Emanuela Pippi, ginecologa presso l’Aoup, vivace ed originale come artista e scultrice, e Daniela Sandoni, pittrice affermata, di adozione sangiulianese, originaria di Roma. “Più che un libro - ha affermato Arianna Luperini - o un catalogo, ci piace definire questa pubblicazione ‘un’esperienza’”. E a giudicare dal tenore del libro e del clima che si avvertiva all’incontro – numerosi i partecipanti - bisogna ammettere che la definizione è molto adatta. Da un lato “Aspettando”, sembra la ricerca di un senso all’irrazionale che regna nella creazione della vita stessa, perché non ha una trama, non ha un percorso, ma solo immagini, opere d’arte che raccontano quasi ‘magicamente’ la maternità nel suo divenire, sottolineando soprattutto una forte ambivalenza tra la paura e la gioia. Dall’altro il clima dell’incontro: intimo, accogliente e confidenziale, quasi a testimoniare con la semplice realtà delle cose la femminilità che si voleva esprimere a partire dalla pubblicazione. La stessa che ha la capacità creatrice di vita, dove sta la complessità della sua natura e della consapevolezza di un ruolo così determinante per la specie, sebbene sempre poco o mal riconosciuto.
‘Un’esperienza di lavoro’ invece per Maria Rosa Ceragioli che ha ringraziato la dottoressa Trimarchi, responsabile dell’Unità Funzionale dei consultori della zona pisana, con la quale si impegna nell’assistenza alla gravidanza. “E’ stato un lavoro - ha detto - con cui verificare anche i risultati del nostro operato”.
Monia Badalamenti