Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Borse e Mercati
Ogni giorno all'interno dei TG trasmessi dalle principali reti televisive o in Speciali immediatamente successivi a questi è possibile prendere nota di quanto sta avvenendo, in termini di "rialzo" o "ribasso" dell'indice dell'andamento della Borsa Italiana ( FTSEMIB), di alcuni dei titoli che in essa sono quotati ( es. Fiat/Generali/Telecom/MPS ) e degli indici delle principali borse internazionali.
Germania = DAX Francia = CAC Giappone = Nikkei ed USA = DowJones - SP500 (indice che raggruppa le principali 500 aziende per valore ) - Nasdaq ( listino che in cui vengono quotate le aziende operanti principalmente nel settore tecnologico).
Ho provato a chiedere ad amici e parenti ( cittadini/risaprmiatori che si occupano di attività varie) di di provare a seguire con attenzione e quotidianamente almeno uno di questi Speciali e di riferirmi al termine della settimana le loro impressioni.
Considerata la "turbolenta" quanto "incerta" fase che stiamo attraversando non mi aspettavo di ricevere impressioni positive ed in effetti +/- tutti mi hanno detto:
"le cose non vanno bene, mi sa che chi ha investito sta rimettendo di soldi!".
Ricevuta la risposta ho chiesto loro se, in un momento come questo, disponendo di risparmi sufficienti a soddisfare le personali esigenze/obiettivi a breve/medio termine di spesa, fossero interessati ad investire in "Borsa" o nelle "Borse Internazionali" la parte del risparmio eccedente le somme occorrenti per soddisfare le esigenze/obiettivi dichiarati.
La risposta è stata unanime: " Ma sei matto?"
Ho chiesto quindi loro quale fosse la motivazione della loro risposta, quali personali considerazioni stavano alla base di tali esclamazioni. In ordine:
- non è il momento!;
- le cose vanno male!
- sto già rimettendo abbastanza!
- ho già perso dei soldi anni fà e le cose andavano bene! Mai più e mai poi!
A coloro che hanno dato le ultime due risposte ho chiesto su quali basi avevano in passato operato scelte d'investimento nel comparto Azionario ( Italiano e non). Le risposte prevalenti sono state 2:
- perchè i Titoli di Stato non rendevano più come una volta ( negli anni 80/90 il rendimento medio annuo era sempre sopra il 10%);
- perchè tutti stavano guadagnando con le azioni.
Ad uno di loro che un paio d'anni fà aveva deciso di investire gran parte dei suoi risparmi nel "mattone" ho chiesto il perchè della scelta. La risposta è stata: "perchè il mattone mi pareva più sicuro" e quando ho chiesto il significato di "mi pareva" ha risposto: " tutti stavano comprando appartamenti, i prezzi stavano crescendo e mi sembrava di poterci guadagnare un bel pò! Ma mi sa che non l'ho indovinata, almeno per ora, ce pieno d'appartamenti in vendita ed i prezzi sono calati".
Le risposte ricevute credo non siano tanto diverse da quelle che avrebbero potuto darmi altri intervistati. Perchè? Probabilmente:
- perchè il condizionamento derivante dal comportamento altrui ( condizionamento dalla massa) è nella natura umana. Quando i prezzi dei titoli o d'altre attività ( immobili/oro/opere d'arte) in cui è possibile investire salgono, pian piano la gente decide d'investire in quei titoli/attività, ma quando quel titolo/attività diventa popolare tra gli investitori, questa popolarità si dimostrerà sempre tempèorenea e quando passa può non tornare per molti anni. A volte mai.
- perchè sino ad oggi, almeno dal dopoguerra il risparmiatore Italiano ha maturato la consapevolezza, in virtù anche d'esperienze negative, che gli investimenti di natura finanziaria possono produrre perdite di denaro mentre quelli nel "mattone" no! E' inoltre da rilevare che mentre per le attività finanziarie vi è una trasparenza quotidiana in merito alla loro valutazione ( giornali finanziari e non, siti internet ecc.), ciò non accade per gli immobili.
Un uomo vissuto nello scorso secolo, considerato tra i più saggi e rispettati investori al mondo dalla comunità finanziaria, Sir John Templeton, ha lasciato ai posteri alcuni "principi" da lui ritenuti sempre validi per chi vuole fare scelte d'investimento.
Una tra queste dice: "Non seguire la folla - se compri gli stessi titoli degli altri, anche i tuoi rendimenti saranno i medesimi. E' impossibile guadagnare di più non differenziandosi dalla maggioranza. Se lo fai quando il prezzo di quei titoli è già salito, probabilmente otterrai rendimenti minori se non perdite di valore sul capitale investito. Se sei così coraggioso da comprare quando gli altri sono dispsosti a vendere e vendere quando gli altri sono ansiosi di comprare otterrai la migliore gratificazione".
Ma come è possibile fare una valutazione oggettiva, non umorale, sull'opportunità o meno di compiere scelte d'acquisto/investimento di una qualsiasi attività, bene/titolo che sia?
Poichè spesso le previsioni sono fatte per essere smentite, se esistesse una vera "Maga" la potremmo consultare per sapere quale sarà il futuro; ci prepareremmo così per soddisfare le richieste di futuri beni e servizi comprando oggi quello che serve per poterli offrire. Ma la maga non esiste, ed è solo sul passato che possiamo fare considerazioni.
Nell'attuale fase, con il il mondo "Occidentale" che si è ritrovato ad essere vittima degli errori che il sistema finanziario e politico che l'ha gestito nel ventennio passato ha contribuito a realizzare attraverso un'assurda opera di fininziarizzazione di tutte le attività e lo sviluppo su ampia scala, pubblica e privata del "debito", è difficile capire anche solo cosa avverrà tra 1 mese ( Euro, non Euro, quali paesi?). Proviamo tuttavia a ragionare analizando i due grafici che seguono, ovvero l'andamento dell'indice USA SP500 dal 1990
e la comparazione tra lo stesso e l'indice STX50Eur ovvero l'indice che esprime l'andamento delle più importanti 50 aziende Europee, dal 2002
dal primo si evince che chi avesse investito nella borsa USA, attraverso uno strumento che diversificava l'investimento tra le più importanti 500 aziende americane E. 40 oggi ( sono passati 22 anni!) ne avrebbe 131.
dal secondo si evince che chi avesse investito i 40 $ nel 2002 li avrebbe visti oggi rivalutati di circa il 25% (circa il 2,5% annuo), chi avesse investito 40 Euro li avrebbe visti diminuire di circa il 30%, ne avrebbe all'incirca 28.
EPPURE A META' 2007 ENTRAMBI STAVANO GUADAGNANDO CIRCA IL 40% ( in 5 anni una media annua del 8%!). Ma col senno di poi.........!
Se esamino il primo grafico noto chiaramente che +/- dal '97 in poi il mercato USA ha avuto n.2 punti massimi a circa 1,5k ( 1.500 punti) e n. 2 punti minimi a circa 0,8k (800 punti).
Nel secondo grafico, evidenziato dalla linea rossa, vedo invece che l'indice Europeo, dal 2002 ( prima non esisteva perchè non esisteva l'Euro!) ha avuto un livello massimo analogo ( non per valori ma per crescita) a quello USA e circa 4 livelli minimi.
Ed è proprio su quei livelli che oggi si ritrova l'indice Europeo!
Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, possiamo solo dire che per ben 3 volte il livello minimo non è stato "violato al ribasso" e presto sapremo cosa accadrà dato che per la 4° volta siamo tornati su tali livelli.
Sir John Templeton è famoso anche per un'altro principio: " I mercati non sono sempre in discesa, nè in salita. I prezzi dei titoli tornano a salire dopo aver raggiunto il loro punto minimo ( non è detto che stavolta sia quello di cui noi stiamo parlando!) e viceversa.
Il futuro gli darà nuovamente ragione?
Rag. Fabrizio Baglini - http://www.baglinifinanza.it/