Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
E’ un brutto momento per il nostro paese. Decenni di governi inadeguati con altrettanto inadeguate politiche che hanno guardato spesso solo ad interessi personali o del proprio partito hanno portato l’Italia sull’orlo del baratro e della disfatta economica. Quella morale purtroppo è in atto già da tempo e quella economica sembra ormai dietro le porte.
Il governo Monti dopo una partenza decisa sembra avere un po’ rallentato la propria azione di risanamento dovuto al fatto che il Parlamento non è mutato e il Governo si regge sul consenso di quel partito di maggioranza relativa che in fondo è il maggior responsabile se non del completo dissesto delle finanze pubbliche almeno della decisione di avere nascosto per molto tempo ai cittadini le reali condizioni del paese e di avere fatto ben poco per porvi rimedio. Un governo troppo occupato ed interessato agli affari personali di un Premier che si è dimostrato inadatto e inaffidabile dopo le grandi promesse e speranze suscitate dalla sua, oramai remota, “scesa in campo”.
La storia insegna che gli italiani si sono sempre dimostrati ben disposti a credere nei poteri taumaturgici e risolutivi del personaggio miracoloso, dell’uomo forte, del “ghe pensi mi”, di quello che avrebbe sistemato, in sua vece e mentre lui si occupava d’altro, le sorti del suo sempre più disgraziato paese. In questo caso l’insuccesso è stato clamoroso, oltre che nefasto, ed il partito che lo sosteneva si è dissolto in poche settimane mentre rimangono tutti i loro rappresentanti in Parlamento vincolati purtroppo ancora ai loro interessi di parte e di partito, alle loro idee ben poco liberali e che mantengono un forte potere di veto su alcune grandi riforme costringendo il governo a mediazioni che spesso affrontano i problemi in modo marginale e non risolutivo. Vediamo in questi giorni la battaglia che si sta facendo per la legge anticorruzione, una legge che ne uscirà inevitabilmente mutilata e non allineata a quella europea ben più severa.
In questa grave crisi economica che vede molte famiglie e molti lavoratori in difficoltà siamo arrivati all’appuntamento con l’IMU: l’imposta sugli immobili di proprietà.
Io non sono preoccupato di questa imposta perché ho deciso di pagarla con Sky!
Con Sky, direte voi? Con Sky, si, perché proprio in questi giorni di scadenza ho rifiutato l’ennesima offerta della parabola e del decoder (gratis) e del canone mensile invece oneroso (49 euro/mese, 29 in offerta fino a ottobre) risparmiando in un anno la notevole cifra di 49x12=588 euro, qualcosa di meno per l’offerta. Ma se ci sommo tutto quello che non ho speso per le scommesse online e per il gratta e vinci, facciamo un altro centinaio di euro, la cifra mi copre in abbondanza la spesa per la mia modesta abitazione.
Non si può non essere solidali con chi ha difficoltà ad affrontare una spesa che poteva benissimo essere sostituita con una Patrimoniale sulle grandi ricchezze (una richiesta avanzata proprio in questi giorni dal segretario del partito socialista Nencini che condivido in pieno) tuttavia, con le dovute esenzioni e limitazioni che obbligatoriamente devono tenere di conto delle fasce più deboli della popolazione, ritengo ragionevole che chi ha una casa di proprietà possa essere chiamato a dare un contributo in quanto possessore di un bene che altri invece non hanno.
L’imposta va considerata cioè come una modesta patrimoniale immobiliare di chi possiede una casa considerando che chi non la possiede e vive in affitto l’IMU la paga ogni mese e per tutto l’anno.
Naturalmente una maggiore equità non guasterebbe come ad esempio l’estensione dell’imposta agli immobili del clero, su cui comunque qualcosa si è fatto, ma soprattutto sugli immobili delle Fondazioni Bancarie ingiustamente esentate perché se nei loro statuti appaiono come semplici Enti Benefici nella realtà sono le vere proprietarie delle banche .
Ora chi guarda la TV in questo periodo avrà notato due pubblicità in grande aumento: le offerte di prestiti agevolati (e sorridenti) e la pubblicità delle scommesse online. Entrambi sono un segno molto indicativo di un paese in difficoltà. Per i prestiti molti cittadini hanno delle necessità immediate e cercano di diluire l’impegno economico nel tempo mediante un finanziamento. Per le scommesse oltre al puro piacere del gioco, una pratica in grande aumento con episodi e numeri francamente patologici, si può inquadrare come ultimo ed estremo rimedio ad una situazione che non vede, al momento, altra soluzione.
Ma se sono aumentati così tanto gli spot televisivi che incitano al gioco significa che molta gente partecipa. Un po’ come le prostitute che sono in costante aumento perché è in costante aumento anche la richiesta, una spesa oramai alla portata di tutte le tasche (almeno per questo sporadico servizio).
Vorrei concludere quindi invitando i miei concittadini a guardare questa scadenza come un ulteriore aggravio economico in un brutto momento ma senza considerarla una grossa ingiustizia (come dice la Lega e parte del Pdl che invita a non pagare), a lamentarsi quindi con più moderazione e soprattutto a cercare di spendere meglio i proprio quattrini perché, come dice un mio vecchio saggio amico, è la somma che fa il totale.
La brioche e il cappuccino tutte le mattine, il pacchetto delle sigarette, Sky per le partite, le rate del Suv per far bella figura con gli amici, i 3 o 4 telefonini per famiglia, il parrucchiere tutte le settimane, le tante spese per i nostri amici animali, il gratta e vinci e la scommessa ai sempre più numerosi punti SNAI o all’invadente gioco online in fondo al mese portano via tanti soldini ed allora l’IMU (ingiusta quanto si vuole ma dovuta), può diventare molto pesante.