Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Toh , cavalchiamo l’onda che di questi tempi anche se ci si casca male non fa, anzi, e parliamo un po’ a immagini di quello che si straparla a parole.
Era esattamente lo stesso giorno del lontano 2009, stesso luogo, stesso amico con l’ultraleggero e stesso indirizzo politico dell’amministrazione nel nostro comune e forse forse anche la mirabile situazione di simil esoticatolliana costa di fronte alla rotonda.
Non era domenica, comunque!
Abituato a vedere, dopo Argante, provenendo da Migliarino, quella lingua di sabbia, la Spiaggia di Bocca di Serchio, quella che a nessuno di noi paesani, principalmente a me, veniva e viene in mente di chiamarla scioccamente penisola dei gabbiani, niente di strano: o a pelo acqua sulla barca o più in alto su una simil (mi piace questa parola imparata dal forum) barca con le ali, la sensazione di essere vicini a qualcosa di strabiliante era ed è la stessa.
Dopo pochi secondi, o un bel po’ di più di remate, appare veramente qualcosa di esageratamente strabiliante: la visione di una conformazione di riva che non ha uguali, un dito di rena immacolata, o un bianco velopendulo della nostra Bocca, che si protende ad indicare laggiù e, piano piano, ti rendi conto che sei capitato in quello che sognavi.
Voli con il corpo e con la fantasia, sorridi della malizia con la quale il primo bagno attrezzato ha spostato gli ombrelloni al di là della secca divenuta magicamente spiaggia, ammiri i liberi bagnanti sul primo tratto di “rena” libera, poi in sequenza l’Oasi 1 e 2 (i soli nomi adatti al posto) e la lunga spiaggia libera (notate che siamo alla fine di giugno) con un mancato sbocco a mare di un piccirillo fiumiciattoletto.
Aritò, o cosa è quel colorìo di spiaggia?
Torredellago si annuncia variopinta con un piccolissimo intervallo di mescolanze di ombrelloni che indicano “spiaggia libera”, libera ma rinchiusa; poi, come nelle riprese di Google earth dove certi siti sono off limits, si passa la Lecciona hard e si arriva allo scoppiettante carnevale di Viareggio e ricordatevi che siamo ancora alla fine di giugno, un bel giugno soleggiato.
Basta, rigiriamo, la festa è finita, il bello è lontano, la pace si è persa. Noi però andiamo a cercarla vicino vicino, due passi alle spalle del mare, dove l’ambiente è sereno e fantastico come quello di lontane paludi e verdi isolotti.
Dai dai sono ritornato in Via dei pini dove termina girata e fantasia.
Tiro la leva e scendo!
Ma l’avete notato che sotto gli ombrelloni non c’era nessuno e invece nella spiaggia libera sì?
Lo ripeto, erano altri tempi, tre anni fa, ma l’estate c’era anche allora e le macchine alla rotonda di Montioni anche!!