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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Archivio di articoli abbandonati

15/7/2012 - 19:16

Sono in un luogo dove la cosa più importante è il silenzio, tranne nell’unico posto di ritrovo: un bar vicino al mare. Leggo poco i giornali, quindi sono a corto di notizie. Per di più ho appena letto un libro il cui tema è la rinuncia a scrivere. Belle le pagine del canonico nel Don Chisciotte, ma la più bella la scrive Cervantes:

 

"Ieri mi hanno dato l’estrema unzione e oggi scrivo questa mia. Il tempo è breve, l’angoscia cresce, le speranze vengono meno e, malgrado tutto, reggo la mia vita sul desiderio che ho di vivere".

Così si esprimeva Cervantes nell’ultima pagina che scrisse in vita sua.

 

Nel mio quaderno ci sono poche frasi, questa è una rubrica assente, fatta solo di articoli non finiti, di abbozzi e frammenti, di fragili inizi. 

 

Benni

Mi sono messo la maschera, ho fatto qualche passo in mare, sto per tuffarmi…

"Buongiorno Benni", dico a un personaggio che sembra uscito da un suo libro.

"Buongiorno", risponde cordiale.

Dopo un rapido scambio di parole su un giornalista del manifesto che viene in questi luoghi, prima che mi mandi a quel paese, gli dico:

"Buon bagno".

"Sarà il settimo", risponde.

La natura vince sulla letteratura. Mi tuffo e con la coda dell’occhio vedo Benni che nuota e penso all’occasione mancata per invitarlo dalle nostre parti. Beh ci rivedremo certamente dopo, una di queste mattine al bar vicino al mare dove Stefano Benni è solito far colazione. 

 

Di Pietro

Angelo, un amico ex sindaco, ex Pd e ora consigliere provinciale dell’Idv ha tentato di avvicinare Di Pietro all’Ardia di Sedilo, una manifestazione tradizionale simile al Palio di Siena. Angelo è vicino allo staff dell’Idv che accompagna Di Pietro in Sardegna e sa ricostruire bene il "malore" che ha colpito i Pietro.

"Macché ischemia, ha preso un’insolazione!".

Intanto tutti i giornali in questi giorni hanno riportato con grande evidenza la "notizia" dell’ischemia di Di Pietro. 

 

Bruce

Oggi, domenica 15 luglio, ascolto la musica di Bruce Springsteen, in questa vacanza il mio cantante preferito. Qualcuno qui ce lo fa ascoltare molto spesso.

Gli chiedo: "Perché ti piace Bruce?".

Lui non risponde e canta Born in the Usa!, American Land, Dancing in the darrk e altri successi di Bruce che non conosco. Direi che è fissato su Bruce. A volte mi chiede di ballare al ritmo della sua musica che è diventata la colonna sonora di questa nostra estate.

Rimaniamo sorpresi quando un lungo articolo di Repubblica del 10 luglio cerca di spiegare "la formula del successo" di Bruce a partire dalla sua precisa identità che affonda nel New Jersey per arrivare a individuare un "bisogno di paracosmi".

Al mio amico piacciono i testi fatti di vagabondi, fabbriche che chiudono, sfigati che fanno il loro dovere e vengono "sparati" dalla polizia. E poi gli piace questo rock puro, semplice, non maledetto. Ecco, ora non mi prendete sul serio se vi dico che il 21 e 22 luglio c’è Patti Smith a Viareggio e che mi piacerebbe andarci. Ma la malinconia del suo concerto a Firenze brucia ancora dentro di me. 

 

Occupy spiaggia

Le famiglie sarde vanno al mare. Piantano gli ombrelloni nella sabbia e li dispongono a cerchio per avere più ombra. Si portano pranzo e cena. E si godono le loro spiagge. E noi veniamo qui proprio per goderci un litorale ancora vergine, un ambiente al 90% ancora naturale. Anche le famiglie di Migliarino, di Vecchiano, di San Giunano e dintorni si godono il mare sulla spiaggia libera di Marina di Vecchiano. Mentre il 99% di quelli che vanno a Marina di Pisa e a Tirrenia si infilano negli stabilimenti e pagano cifre abbastanza alte. I lucchesi e i fiorentini preferiscono pagare cifre assai più alte in Versilia.

Il Wwf denuncia i canoni bassi e gli alti profitti dei gestori privati degli stabilimenti che operano sulle spiagge pubbliche, la scomparsa delle dune di sabbia, il mancato rispetto di una percentuale minima per la libera balneazione e la proroga dei contratti demaniali fino a 50 anni. Intanto fa la sua comparsa uno strano movimento ispirato a Occupy Wall Steet. Occupy spiaggia: contro il cemento vicino al mare e la privatizzazione delle spiagge. 



Diaz e Don Chisciotte

Undici anni fa mia figlia aveva 9 anni e mi portava il telecomando. Accendevo la Tv e seguivo il G8 di Genova minuto per minuto. Poi le dicevo qualcosina:

"Guarda, Laura, li portano via dalla scuola in barella".

La scuola era la Diaz, piena di sangue, di vestiti, diari e libri per terra. Tra i libri una copia del Don Chisciotte strappata. Quelle immagini terribili le possiamo rivedere il 21 luglio nello spazio culturale Antonio Tabucchi dove è in programma Diaz, il film di Daniele Vicari.

La sentenza della Cassazione fa tirare un sospiro di sollievo anche se è arrivata tardi. Dopo undici anni. Mia figlia fa 20 anni proprio il 22 luglio. Il massacro della Diaz fu orribile. Quello degli arrestati alla caserma Bolzaneto lo fu anche di più.

Non dico altro e mi affido al commento intelligente che ho letto su Repubblica col titolo "Uguali davanti alla legge" di Ezio Menzione, noto avvocato pisano e amico mio caro.

 

"Questa sentenza non ci sarebbe stata se questo Paese non avesse conosciuto i casi Cucchi e Aldrovandi. Se la cultura giuridica e non solo di questo Paese, non fosse cresciuta nella consapevolezza che il principio di uguaglianza davanti alla legge non è e non deve essere una chimera quando imputati sono degli uomini e dei servitori dello Stato che hanno sbagliato. Che, insomma, il monopolio della forza riconosciuto allo Stato ha il suo imprescindibile reciproco nella forza del rispetto delle leggi, perché ne va della nostra convivenza".



"Preferirei di no"

Bartheleby, lo scrivano del racconto di Melville, era solito pronunciare tanti piccoli no quotidiani:

"Preferirei di no", diceva.

Complimenti alla "Mortellato Termica", piccola impresa artigianale di San Giuliano che ha rifiutato di collaborare con la Waas per la fabbricazione di siluri militari e ha ricevuto la solidarietà del Distretto di economia solidale Alt(r)o Tirreno. 

Questa la mail che l’imprenditore e gli operai hanno inviato alla Waas del gruppo Finmeccanica.

 

"Le scrivo per comunicarle una decisione che è maturata in questi giorni all’interno dell’azienda Morellato. La richiesta che ci avete rivolto ha dato vita a un complesso e sentito confronto tra di noi, particolarmente difficile in questo periodo di crisi economica diffusa. Alla fine abbiamo deciso che non presenteremmo la nostra offerta per l’impianto da installare. Siamo consapevoli che il nostro contributo alla realizzazione della struttura militare sarebbe stato marginale e certamente ci sarà un’altra azienda che ci sostituirà, ma non ce la sentiamo di mettere al servizio le nostre competenze al servizio di un’opera che potrà sviluppare tecnologia bellica".

 

Preferei non rinunciare ai miei valori per il denaro, dicono i compagni di Bartheleby. Un bell’esempio di coerenza. 



"Un hombre normal"

Dall’intervista di Concita De Gregorio a Vincente Del Bosque, allenatore spagnolo sulla Repubblica del 15/7/12. 

- Lei pensa che sia giusta la sovrapposizione che si fa durante le competizioni internazionali fra la squadra di un paese e il paese intero, come se le due entità coincidessero?  

- Ma no, noi siamo sportivi, il calcio è un gioco. È meglio vincere ma va bene anche perdere, altrimenti ogni sconfitta sarebbe un disonore per la bandiera. Leggere queste parole, rinfrescato dal maestrale, nonostante il mare infuriato, mi rilassa.

 

Fonte: Foto 1: Valerio Morellato, titolare della Morellato Termotecnica; foto 2: i dipendenti mentre festeggiano la vittoria del referendum contro il nucleare nel 2011
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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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22/7/2012 - 11:00

AUTORE:
***

Leggere su La Repubblica di domenica 22 luglio la rubrica di Corrado Augias sulla pagina delle lettere.

18/7/2012 - 9:56

AUTORE:
P.G_

E' sempre un piacere leggerti, caro o.c.
Mi raccomando pensa all'anno prossimo. Vai a fare il bagno con Benni, familiarizza, una cosa tira l'altra, invitalo a pranzo, parlagli della nostra bella Toscana, dei nostri paesi così interessanti, degli scrittori famosi che abbiamo avuto il piacere di ospitare, della tua benemerita Associazione Culturale, non fargli mancare qualche bicchire di buon vino e infine......invitalo! Invitalo al Maggio 2013!!
Mi raccomando.
PS: buone e felici vacanze!!

17/7/2012 - 9:28

AUTORE:
laura

Mamma mia, quanta roba hai messo in questo articolo/raccolta! non so da che parte iniziare.... Innanzitutto comincio con l'invidiarti il silenzio, che qui in città (Novara) è spezzato da traffico, commenti sportivi degli utenti del bar sotto casa mia (conditi di urla e risate), notti bianche con improbabili gruppi pseudo-rock .... E quest'ultima immagine mi porta a parlare di Bruce Springsteen, grande cantautore che amo da diversi decenni. Lui non è solo la voce di un'America proletaria, in lotta con lo stipendio che non basta mai o il lavoro che non c'è, ma è anche in grado di cogliere sentimenti profondi in sfumature insolite: "You're not man enough for me to hate, not woman enough for kissing" (tu non sei uomo abbastanza perchè io ti odi, nè donna abbastanza perchè ti baci), oppure nella magnifica "drive all night" quando descrive un viaggio nella notte solo per "sleep tonight again in you arms" (dormire di nuovo stanotte fra le tue braccia)..... insomma, la voce dell'America che amo.
Passo oltre. Come sai, il 22 luglio è anche il mio compleanno e mi ricordo lo sgomento che provai quando, in vacanza con mio figlio, in un bar vidi il telegiornale trasmettere le immagini della Diaz, la profanazione.... ancora oggi non riesco a trovare le parole... e poi il senso di profondo tradimento della giustizia e dell'onestà, la paura di trovarsi di nuovo invischiati nella parte peggiore degli anni 70, quando i tuoi diritti non avevano più alcun valore, quando le persone, che negli ultimi anni avevi in fondo ammirato per la lotta alla mafia che aveva in parte riscattato le intolleranze degli anni di piombo, di colpo diventano carnefici di ragazzi inermi... La sentenza emessa non mi soddisfa, è un pericoloso precedente per il futuro.
Concludo con un po' di leggerezza. Riportiamo il calcio a quello che è: uno sport, non una battaglia per la vita o la morte! Perchè non pensare a un pacificatore terzo tempo come nel rugby?