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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Punti di vista di: Paolo Magli

23/7/2012 - 20:01



 Dalla Voce di Pistoia

 "giornale orario di Pistoia e provincia"  

..vediamo il punto di vista di: PAOLO MAGLI ..

 

..ed in sorte uguale la nostra Provincia di Pisa (forse) verrà cancellata o accorpata con Livorno....

 

 E così il governo ha deciso. La Provincia di Pistoia verrà cancellata e (forse) accorpata con Firenze e Prato. Lo scopo - è stato detto - è quello di risparmiare, perchè la crisi non consente più gli sperperi.

Ma l'operazione non convince del tutto. L'impressione è che si tratti soltanto di fumo negli occhi per dare un contentino ai cittadini, giustamente stufi dell'andazzo di questi anni, con gli enti pubblici che speperavano i soldi di tutti per attività inutili - quando andava bene - oppure per gratificare i soliti noti.

Si parla dell'abolizione delle Province, ma le cose non stanno proprio così. In realtà si tagliano solo i consigli e la giunta, e cioè solo gli organi politici, con un'incidenza effettiva sui risparmi pressochè irrisoria.

 I veri costi, rappresentati dall'apparato burocratico, resteranno praticamente invariati: le competenze e il personale passeranno - forse ad altri enti - e le uscite dunque cambieranno di sede, ma non avranno grandi variazioni.

In compenso aumenterà l'inefficienza, aumenteranno i risentimenti tra il personale che quindi si sentirà legittimato ad essere meno collaborativo.

 Per i cittadini sarà un danno, non un beneficio. Senza contare poi che, con un atto d'imperio verranno cancellati secoli di storia, verranno spazzate vie le identità anche culturali delle comunità locali del nostro paese. Si aboliscono le Province perchè, in realtà, non si ha la forza di ridurre la gigantesca burocrazia, a tutti i livelli, che sta consumando le risorse dell'Italia. Si sarebbe fatto un vero risparmio se, invece di eliminare le rappresentanze poltiiche, si fosse imposto ad esempio a tutti gli enti locali di ridurre almeno del trenta per cento il loro personale.

 Per favorire l'efficienza dello Stato, e risparmiare davvero, si sarebbe dovuta fare semmai l'operazione esattamente contraria.

 E cioè valorizzare il ruolo delle Province come enti di programmazione dando loro più poteri (anche sull'urbanistica) e attribuire poi alle stesse Province le competenze che ora sono distribuite tra numerosi enti territoriali quelli sì davvero inutili (ad esempio La Motorizzazione, i Consorzi di bonifica, le Comunità montane, gli Ato dell'acqua e dei rifiuti, ecc. ecc.).Ma questa era una strada che avrebbe cozzato contro gli interessi clientelari dei partiti, e così si è scelta una soluzione inutille (anzi dannosa) per dare l'idea che tutto cambi, ma perchè - alla fine - nulla cambi sul serio.

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