none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
IL PROVERBIO
Vede più un occhio....

25/7/2012 - 15:36

Il proverbio di oggi:

Vede più un occhio solo
che cento uniti insieme.
  
Il modo di dire:
Fare sfogo!
Fare piacere, dare soddisfazione.
 
Dal libro “Le parole di ieri” di G.Pardini
 
TRASPORTO 
Lett: TRASPORTO. [Modo e atto del trasportare. Esequie, funerali].
Anche in italiano è presente il significato di funerale, tuttavia solo in Toscana era utilizzato comunemente con questo significato.
Devo andà a un  trasporto” era frase che non aveva bisogno d’interpretazioni su cosa doveva essere trasportato, era sicuramente la volontà della partecipazione ad un funerale.
 
TRAVAGLIASSI
Lett: TRAVAGLIARE. [Tormentare, agitare, affliggere, tribolare, soffrire].
Molti sono i significati del verbo italiano transitivo che origina dal latino volgare tripaliare (tripalis, [di tormento fatto con tre pali]) e forse da tutti questi significati indicanti dolore e sofferenza prende origine il contenuto dialettale riflessivo del verbo.
Travagliassi indicava infatti svenire, mancare, venir meno.
Ma lo sai, s’è travagliato Tizio!” era il comune modo di comunicare che Tizio si era sentito male. Il termine era generico e non in grado di dare informazioni precise sul tipo e la gravità del malore, tuttavia era solito indicare problemi non troppo gravi come semplici svenimenti o mancamenti per forti emozioni, frequenti specie nel sesso femminile.
Nei casi più gravi veniva utilizzato un altro modo di dire: “prendere un corpo” (o chiusa) indicante, al contrario, una patologia seria, spesso pericolosa anche per la vita.
N’è preso un corpo!” : ha avuto un malore. Anche in questo caso il termine non è specifico per
il tipo di patologia, ne segnala tuttavia la gravità. La sua genericità serviva forse per coprire una certa inesattezza, sia scientifica che popolare, derivata alla ancora scarsa conoscenza della natura e dell’origine delle malattie.
 
TREBBIATA
Lett: TREBBIARE. [Tritare, triturare. Battere le biade sull’aia col correggiato].
Per similitudine con i colpi battuti sull’aia col correggiato (il nostro cerchiale), il termine trebbiata indica una caduta accidentale. In genere è una caduta non troppo rovinosa ed è molto simile alla cerchialata, che ha probabilmente la stessa origine fonetica.
I due modi di dire quindi:
t’ ho fatto una trebbiata!” e “t’ho battuto una cerchialata!”
sono abbastanza simili ed indicano entrambi una sonora caduta, priva però di gravi conseguenze.
 
TREMOTIO  (accento sulla “i”)
Lett: TREMOTIO. [Fracasso. Rumore grande, di robe pesanti che si trasportano].
In dialetto potrebbe tradursi con terremoto, disordine, anche confusione ma perdendo il riferimento al rumore e al fracasso.
Fare un tremotio” significava creare un grande disordine, buttare tutto all’aria, anche causare una zuffa o una rissa.
 
TREMOTO
Lett: TREMOTO. [Terremoto. Ragazzo o cavallo troppo vivo, irrequieto].
E’ proprio un tremoto” è frase riferita di solito ad un bambino molto vivace, che non sta mai fermo e che combina sempre guai, proprio come un terremoto.
 
TRENCI
Lett: nc.
Non ha corrispondenze in italiano e quasi sicuramente deriva dall’inglese trench, impermeabile.
Trenci si chiamavano quegli impermeabilini sottili, di nylon, solitamente di colore nero, lucidi, che andavano di moda negli anni 60. Si mettevano sopra la giacca, perché a quel tempo i ragazzi, quando si cambiavano, si mettevano in giacca e cravatta. 
Di moda fino verso la fine degli anni 60 quando la contestazione giovanile ha determinato un cambiamento radicale nel modo di vestire, di portare i capelli ed anche di pensare delle giovani generazioni. 
 
TREPPIARE
Lett: TREPPIARE.
Verbo arcaico, derivato probabilmente dal tedesco trippen, che significa scalpitare.
In dialetto aveva assunto il significato più modesto di calpestare.
M’e treppiato un piede!” : mi hai calpestato un piede!

 

FOTO: I lunghi in Bocca
 
 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

26/7/2012 - 15:02

AUTORE:
Tribulus

||In dialetto aveva assunto il significato più modesto di calpestare.
“M’e treppiato un piede!” : mi hai calpestato un piede!||

E' edulcorato
Ar ballo uno treppia er piede d'un artro il primo dice "pardon"
Il pestato risponde, profondo conoscitore der galateo ballerino " pardon pardon per Dio me treppiato te ti treppio anch'io" facendo seguire l'atto alle parole.

AGGIORNARE

26/7/2012 - 14:56

AUTORE:
J.P.D.

Ma ieri sera intervallati dai silenzi c'erano spazi pieni di buona musica e di valida esecuzione.
Complimenti all'organaio costruttore/organizzatore, al tastierista, alla voce solista e al "trombino" non ridete ignorantoni.
Sembrava di essere a teatro applausi bis etc. i pezzi non erano tra i più noti ma a orecchio avvezzo hanno comunicato le sensazioni ricercate dagli esecutori.
La chiesa dopo il restauro si è ben presentata purtroppo devo rilevare che faceva un caldo boia e che probabilmente o per gli infissi metallici o per gli intonaci l'acustica è sensibilmente peggiorata consigliando per un prossimo e auspicabile futuro di privilegiare per gli esecutori la posizione del coro ( dietro l'altare) per evitare la riverberazione della cupola e inviare il suono diretto e concentrato nella navata.
Tutto sommato una serata positiva anche in considerazione dei numerosi turisti che richiamati dal suono discreto si sono avvicinati e hanno seguito senza batter ciglio fino all'ultimo, colpiti dalla imprevista sorpresa.
Suggerisco di meditare su queste parole che anche se scritte di getto vogliono evidenziare il mio pensiero.