Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ieri, mercoledì, si è conclusa la serie delle uscite nel bosco per i ragazzi dei Campi solari organizzati dalla Polisportiva Migliarino e che hanno intervallato le loro giornate di gioco ed aggregazione.
Sono state lunghe passeggiate nella pineta, tutte a piedi e tutte partenti dalle scuole “Salviati” di Migliarino, cosa che ha ridotto alquanto la possibilità di andare molto lontano, ma sufficienti a far conoscere luoghi che difficilmente avrebbero potuto raggiungere e conoscere.
Ogni volta il rito dell’apertura e della chiusura era lasciato, con una difficile scelta, ad uno di loro che aveva avuto il riconoscimento di “San Pietro”!
La gioia di essere allo “scoperto”, nella “foresta”, ha fatto alzare la voce anziché abbassarla come naturalmente si fa in posti simili, e così il grido:
“Guarda là, un cervo!”
faceva sì che solo chi avesse gli occhi puntati in quella precisa direzione avrebbe colto il fulmineo balzo del “daino”.
Non sono scappati né alla vista né alla cattura i poveri scorpioni trovati nei ceppi di tronchi morti e marciti. Le cose più disparate erano quelle più fantasiose: una borsa abbandonata, forse rubata e gettata, ha scatenato la ricerca del corpo della donna uccisa (borsa = donna) e la voce:
“c’è un cadavere, correte!”
rimbalzava di bocca in bocca.
Un’ombra lontanissima che si muoveva in uno stradello che secondo loro era un grosso animale (lupo della Tasmania ha detto un piccolino) e che ho ingrandito con il tele della macchina fotografica rivelando fosse un povero extracomunitario (non importava raccontare tutta la triste storia di questi indesiderati ospiti) ha fatto passare la notizia di:
“un alieno, un alieno”
e il solito ha ribadito:
“io ne ho contati venti!”
Agli incroci delle strade dei quadrati nei quali è diviso il bosco sempre la stessa domanda:
”dove si va?, cosa c’è a destra?, cosa c’è a sinistra? E a dritto?” e le risposte:
“in fondo il mare, di là Torre del lago e di qua casa”
facevano dividere il gruppo in due, rarissimamente in tre, e capite benissimo quale sia la terza strada non desiderata!
Le scarpine sui viali facevano un polverone da carica di cavalleria, nella sosta per la colazione ogni posto era buono tanto pochissimi si sedevano, c’era da correre anche con la schiacciatina in bocca, la sete era abbastanza contenuta e soddisfatta da diverse bottiglie che gli accompagnatori avevano provveduto a portare, le scaramucce per accaparrarsi il legnetto che più si prestava per la forma ad essere usato da arma per uccidere i lupi, cinghiali e daini (questi ultimi per mangiare arrostiti) erano solo verbali, mai manesche, un pinzottino, uno solo solo, ad un polpaccio (secondo me era un pruno) e niente altro danno.
Come vedete, e avrete sentito dagli interessati, cari genitori :
ci siamo proprio divertiti!
p.s. il tronco “pericolosamente alto e curvo” era sicuro come era sicuro che nessuno avrebbe potuto toglier loro la voglia e impedire di salire fisicamente su un pino e traversare fantasticamente un profondo baratro!
Mi dimenticavo una cosa importantissima: “i rifiuti”.
Tutti a casa!
(non i bambini, che sapevo facile… i rifiuti, che pensavo difficile!)
Bravi!