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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
CAMPO
DA CAMPO L'OFFENSIVA PER SALVARE LE POSTE

31/7/2012 - 0:29

DA CAMPO L'OFFENSIVA PER SALVARE LE POSTE

Giovedì 26 si è tenuta al Circolo Arci di Campo l'assemblea pubblica di tutti i cittadini indetta dal Circolo del Partito Democratico del Lungarno.
Un nutrito gruppo di cittadini ha discusso per circa 3 ore della chiusura dell'Ufficio Postale avanzando anche proposte e iniziative per spingere Poste Italiane a rivedere il piano di chiusure e aprire un tavolo con gli enti locali coinvolti.
 
Presente all'incontro anche il Sindaco di San Giuliano Terme, Paolo Panattoni, che ha spiegato ai presenti tutte le iniziative che, insieme agli altri sindaci e al Presidente della Provincia, sono state messe in campo per spingere Poste Italiane ad un confronto con le amministrazioni. Iniziative che, per adesso, non hanno ricevuto alcuna risposta.
Dall'assemblea è emersa la volontà di non arrendersi alla chiusura dello sportello postale di Campo. È stato più volte sottolineato come queste chiusure rappresentino ulteriori tagli allo stato sociale che colpiscono da un lato i lavoratori e dall'altro le piccole comunità già colpite da forti riduzioni ai bilanci degli enti locali che hanno determinato il ridimensionamento alcuni importanti servizi come il trasporto pubblico locale e la sanità; realtà dove la popolazione spesso è molto anziana e il servizio rappresenta un presidio sociale insostituibile. 
 
È emersa anche la criticità dell'alternativa più vicina al paese ossia l'ufficio di Mezzana, ritenuto da tutta la popolazione assolutamente inadatto ad evadere tutte le richieste in quanto sottodimensionato, privo di parcheggi e di sala di attesa, senza tralasciare il fatto che le condizioni strutturali della sede sono al limite dell'agibilità.
Come PD riteniamo inaccettabile che una società come Poste Italiane con capitale sociale al 100% detenuto dallo Stato Italiano e che nell'ultimo anno ha prodotto utili superiori a 846 milioni di euro assuma decisioni così pesanti senza confrontarsi sia con i sindacati che con le istituzioni locali. È un tentativo scorretto di abdicare alla funzione sociale che riveste. Scorretto verso tutti i cittadini che hanno affidato a Poste i propri risparmi e investimenti.
 
Quello che i cittadini vogliono e che è emerso con forza dall'assemblea, è che Poste Italiane discuta con il Sindaco del piano di chiusura sia di Campo che di Ripafratta, in modo tale che il Sindaco possa verificare eventuali spazi di manovra e formulare proposte concrete per salvaguardare l'essenzialità del servizio che viene svolto nelle due frazioni del Comune termale.
Come Circolo del PD proporremo un confronto con gli altri circoli territoriali sparsi in tutta la provincia e interessati dalle chiusure. Nei prossimi giorni chiederemo al nostro segretario provinciale, Francesco Nocchi, la possibilità di programmare questo incontro, dove vorremo portare le proposte di azione e protesta emerse dall'assemblea cittadina di giovedì. Proposte anche dure, come l'eventualità di colpire Poste Italiane nel cuore, ossia nella liquidità, così importante in un periodo di crisi finanziaria come questo, invitando tutti i correntisti che hanno conti o investimenti negli uffici postali interessati dalla chiusura a ritirare il proprio denaro in segno di protesta.

Fonte: Matteo Moni seg. PD Lungarno
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2/8/2012 - 19:41

AUTORE:
Enrico

Ottima idea. mi sa che è l'unico campo su cui possiamo agire e su cui possiamo far valere la nostra forza.