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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA-Marina di Pisa
Insabbiamento e innavigabilità della foce d’Arno.

2/8/2012 - 13:41

Insabbiamento e innavigabilità della foce d’Arno.
L’assessore all’ambiente Valter Picchi fa chiarezza
sulle competenze della Provincia, attuali e future
 
Insabbiamento (e conseguente non navigabilità) della foce d’Arno. Sulla questione, al centro in questi giorni di un vivace dibattito attraverso gli organi d’informazione, l’assessore all’ambiente Valter Picchi ha inviato, per la Provincia di Pisa, ai vari soggetti interessati, pubblici e non, una lettera in cui chiarisce quali sono, allo stato, i compiti assegnati all’amministrazione. “Attualmente – spiega, rivolgendosi a Regione, Parco di San Rossore, Comune di Pisa, Capitaneria di Porto di Livorno, Ufficio locale marittimo, Provveditorato opere pubbliche, associazioni Cna e Confcommercio – il fiume, tra la città e il mare, non è classificato navigabile; e solo quando lo sarà, a seguito di uno specifico atto della Regione, le competenze per la normativa vigente spetteranno alla Provincia”. Ma in ogni caso, prosegue, “esse saranno circoscritte alle ‘acque interne’, vale a dire fino al limite con il demanio marittimo, che è situato alla confluenza dell’Arnino.

 Quindi la ‘barra di foce’, posta ben più a valle, addirittura in mare aperto, non sarà compresa tra queste funzioni”.
Tornando al presente, “sull’Arno, oggi la Provincia ha competenze relative a tutela, salvaguardia e rischio idraulico: questo per precisare gli aspetti istituzionali.

Ciò detto, l’amministrazione, voglio ricordarlo, ha sempre assicurato il proprio impegno per la soluzione delle varie problematiche gravanti sul tratto in questione: sia in ordine alla golena in riva sinistra (con l’intesa del 2008 tra enti e rappresentanze degli imprenditori); sia nell’affrontare il tema delle future competenze sul transito in acque interne (dopo la legge regionale 66 del novembre 2009).

Proprio in questo ambito, fin dall’emanazione della legge, sono stati presi contatti con la Regione, al fine di far classificare ‘navigabile’ l’Arno nel tratto Pisa-foce; e di ottenere le risorse necessarie all’assolvimento delle relative funzioni assegnate: risorse quantificate in 470.000 euro all’interno della nota trasmessa nel luglio del 2010”.
Grazie all’azione svolta, “l’Arno è stato inserito tra le ‘vie d’acqua per la circolazione interna’ dal Prim Toscana (Piano infrastrutture e mobilità): e dopo la sua adozione (è in dirittura d’arrivo), si potrà accedere ai finanziamenti ad esso collegati. Inoltre la Provincia, che crede fermamente nella necessità di un sistema unitario delle strade idriche navigabili (in cui si integrino turismo, cantieristica e diporto), sta proprio per questo concordando con il Comune gli atti su tempi e modi di riapertura dell’Incile, tassello fondamentale del progetto ‘Vie d’acqua’.

 E sempre in tale ottica, in luglio, abbiamo proposto l’istituzione di un tavolo permanente istituzioni-imprenditori; l’idea fu accolta da tutti: ebbene, è il momento di concretizzarla.

 Perciò chiedo a tutti i destinatari di questa lettera un’adesione ufficiale a tale iniziativa, che formalizzeremo subito dopo l’estate.

 Comunque, fin d’ora – conclude Picchi – la Provincia è disponibile a contribuire a interventi che si rivelino urgenti”.

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3/8/2012 - 14:41

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Il Serchio non è navigabile, l'Arno non è navigabile, questo non significa che qualcuno vi potrebbe sanzionare mentre li percorrete, unicamente lo fate a vostro rischio e pericolo.
Quindi mi pare di capire che senza le regole le amministrazioni ai vari livelli non hanno alcuna responsabilità, pertanto anche nessuna fretta di mettere ordine nella materia.
Nella fattispecie è la Regione che deve legiferare in merito, sembra che l'assessore Ceccobao risolva il problema prima della fine dell'anno, ma intanto migliaia di barche continuano a transitare su foci a rischio incidente.