Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Insabbiamento e innavigabilità della foce d’Arno.
L’assessore all’ambiente Valter Picchi fa chiarezza
sulle competenze della Provincia, attuali e future
Insabbiamento (e conseguente non navigabilità) della foce d’Arno. Sulla questione, al centro in questi giorni di un vivace dibattito attraverso gli organi d’informazione, l’assessore all’ambiente Valter Picchi ha inviato, per la Provincia di Pisa, ai vari soggetti interessati, pubblici e non, una lettera in cui chiarisce quali sono, allo stato, i compiti assegnati all’amministrazione. “Attualmente – spiega, rivolgendosi a Regione, Parco di San Rossore, Comune di Pisa, Capitaneria di Porto di Livorno, Ufficio locale marittimo, Provveditorato opere pubbliche, associazioni Cna e Confcommercio – il fiume, tra la città e il mare, non è classificato navigabile; e solo quando lo sarà, a seguito di uno specifico atto della Regione, le competenze per la normativa vigente spetteranno alla Provincia”. Ma in ogni caso, prosegue, “esse saranno circoscritte alle ‘acque interne’, vale a dire fino al limite con il demanio marittimo, che è situato alla confluenza dell’Arnino.
Quindi la ‘barra di foce’, posta ben più a valle, addirittura in mare aperto, non sarà compresa tra queste funzioni”.
Tornando al presente, “sull’Arno, oggi la Provincia ha competenze relative a tutela, salvaguardia e rischio idraulico: questo per precisare gli aspetti istituzionali.
Ciò detto, l’amministrazione, voglio ricordarlo, ha sempre assicurato il proprio impegno per la soluzione delle varie problematiche gravanti sul tratto in questione: sia in ordine alla golena in riva sinistra (con l’intesa del 2008 tra enti e rappresentanze degli imprenditori); sia nell’affrontare il tema delle future competenze sul transito in acque interne (dopo la legge regionale 66 del novembre 2009).
Proprio in questo ambito, fin dall’emanazione della legge, sono stati presi contatti con la Regione, al fine di far classificare ‘navigabile’ l’Arno nel tratto Pisa-foce; e di ottenere le risorse necessarie all’assolvimento delle relative funzioni assegnate: risorse quantificate in 470.000 euro all’interno della nota trasmessa nel luglio del 2010”.
Grazie all’azione svolta, “l’Arno è stato inserito tra le ‘vie d’acqua per la circolazione interna’ dal Prim Toscana (Piano infrastrutture e mobilità): e dopo la sua adozione (è in dirittura d’arrivo), si potrà accedere ai finanziamenti ad esso collegati. Inoltre la Provincia, che crede fermamente nella necessità di un sistema unitario delle strade idriche navigabili (in cui si integrino turismo, cantieristica e diporto), sta proprio per questo concordando con il Comune gli atti su tempi e modi di riapertura dell’Incile, tassello fondamentale del progetto ‘Vie d’acqua’.
E sempre in tale ottica, in luglio, abbiamo proposto l’istituzione di un tavolo permanente istituzioni-imprenditori; l’idea fu accolta da tutti: ebbene, è il momento di concretizzarla.
Perciò chiedo a tutti i destinatari di questa lettera un’adesione ufficiale a tale iniziativa, che formalizzeremo subito dopo l’estate.
Comunque, fin d’ora – conclude Picchi – la Provincia è disponibile a contribuire a interventi che si rivelino urgenti”.