Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
L’espressione “voltagabbana” deriva dal nome con cui era chiamato il soprabito largo e lungo, senza cintura, spesso con cappuccio e a volte foderato di pelliccia, che in passato era indossato principalmente dai militari, ma anche per lavoro da operai e contadini: la gabbana appunto, derivazione di gabbano.
Utilizzato anche nel Medioevo per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, la gabbana poteva essere rivoltata ed indossata anche al rovescio, motivo per cui i militari che disertavano l’esercito, utilizzavano questo stratagemma per non essere riconosciuti durante la fuga e per essere scambiati per cittadini comuni.
Voltagabbana si dice quindi per indicare, con una connotazione negativa, qualcuno che cambia spesso e con leggerezza opinione o atteggiamento, per ottenere vantaggi personali.