Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Estate
Mi son fatto un CD con le versioni più conosciute e interessanti di Estate di Bruno Martino (1960). Ho trascritto il testo. Il mio interprete preferito è Chet Baker (2009).
Estate
Sei calda come i baci che ho perduto
Sei piena di un amore che è passato
Che il cuore mio vorrebbe cancellare
Odio l’estate
Il sole che ogni giorno ci scaldava
Che splendidi tramonti dipingeva
Adesso brucia solo con furore
Tornerà un altro inverno
Cadranno mille pètali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po' di pace tornerà
Odio l’estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L'estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolore
Odio l’estate…
Estate romana
Renato Nicolini oggi ci ha lasciato. Alla fine degli anni ’70 fu invitato a San Giuliano. Lo ricordo allegro e amichevole. Quando dal palco fece apprezzamenti al nostro “centro-storico così ben conservato”, girò la testa riccioluta dalle Terme al ponte e fece un bel sorriso. Inventò l’estate romana e ci passeggiava col cappello da muratore. In Italia non ci fu città che non la copiò. Fu accusato di culto dell’effimero. Quello che è successo alla cultura nel nostro paese dopo l’effimero di un istante lo sapete… L’assessore alla cultura dell’estate romana col cappello da muratore aveva ancora molto da dire e da dare contro la politica culturale del neoiberimo triste e depressivo. Ciao Renato.
L’estate a Terricciola è finita il 29 luglio
Un amico e compagno caro mi ha mandato questa mail sull’uomo che si è impiccato davanti al Comune di Terricciola il 29 luglio e mi chiede un consiglio se pubblicarla o no. Io gli ho risposto: Mah… Ma oggi la pubblico.
"Per lui finisce qui, a 49 anni, la vita.
Finisce perché perso il lavoro, il suo lavoro, quello che una amministrazione comunale (oggi miracolosamente) è riuscita ad offrirgli non lo ha reso tranquillo; tranquillo per il futuro della sua famiglia.
Lo spread, la BCE, l'abolizione dell’articolo 18, la manomissione della Costituzione, il Fiscal compact, la stangata sulle pensioni e sul welfare, la spending review e poi ancora l'IMU, la tariffa dello scuolabus e la bolletta dell'acqua: o voi che governate ne avete altre da far pesare sulla vita, sulle condizioni di vita di milioni di persone?
Ho molti conoscenti, molti amici, ma soprattutto tantissimi che ho incontrato, incrociato nella mia vita sociale e politica che si rivolgono a me (come immagino a tanti altri del mio mondo) con discrezione, umiltà, pudore e con grande dignità chiedono ciò che dovrebbe essere un diritto non acquisito con le leggi ma della vita: un lavoro, una casa. Basterebbe poco per sopravvivere e far sopravvivere familiari, che siano essi anziani come bambini. E io vorrei sprofondare, sparire davanti a quei tanti occhi che chiedono “la normalità”. La mia normalità sta diventando un peso dinanzi a tanta sofferenza, a tanti sacrifici, a tante rinunce. Mi domando: ma voi che governate, Voi, Sindaci, Assessori, Politici, Consiglieri, Presidenti di società pubbliche, Dirigenti, Amministratori delegati di aziende pubbliche non sentite il peso della Vostra responsabilità dinanzi a tanta sofferenza? Io sì.
L'uomo di Terricciola non è, purtroppo, il primo e se continuiamo così non sarà l'ultimo. Vi volete ribellare e lasciar da parte la bandiera che vi ha incoronato e indossare la maglia dell'umanità? O lascerete che uomini e donne di cui ogni giorno incrociate gli occhi e ne ascoltate parole di dignità la finiranno lì?".