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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
San Giuliano Terme
Celebrato il 68° anniversario dell’Eccidio della Romagna, alla presenza del Prefetto di Pisa.

7/8/2012 - 18:50


San Giuliano Terme –

 

  Celebrato il 68° anniversario dell’Eccidio della Romagna, alla presenza del Prefetto di Pisa.

Si è svolta domenica mattina 5 agosto la consueta commemorazione dei caduti della Romagna in località Focette sulla collina sopra Molina di Quosa. Alla cerimonia erano presenti la provincia di Pisa, numerosi comuni dell'area pisana ed i comuni  di Bucine e Civitella in Val di Chiana della provincia di Arezzo.

 Ha presenziato alla cerimonia anche il prefetto di Pisa Francesco Tagliente che con la Sua presenza ha voluto riconoscere l'importanza della ricorrenza.La giornata, organizzata dal Comitato Interparrocchiale  “Martiri della Romagna” di Molina di Quosa, ha visto inoltre la partecipazione di oltre 200 cittadini, di numerose associazioni civili e combattentistiche che hanno presenziato insieme alle forze dell'ordine alla deposizione della corona in memoria delle vittime dell'eccidio ed alla successiva messa.Ha preso la parola il sindaco Panattoni che ha ricordato la figura di Giuseppe Buzzigoli,  recentemente scomparso per l'importante opera di coesione fra le diverse generazioni nell'esercitare la "memoria attiva"sulla Resistenza e l'importanza della partecipazione del comune al processo contro i mandanti dell'eccidio     " non tanto come condanna puntuale ma come riconoscimento morale che quella fu una strage di civili e   non un'azione di guerra".

Successivamente ha preso la parola il Prefetto di Pisa Tagliente che ha espresso la sua  “sentita partecipazione alla commozione collettiva per le 69 vittime della strage seguita al rastrellamento della popolazione civile avvenuto in questo territorio la notte tra il 6 e il 7 agosto 1944” e ha colto l’occasione per  “rivolgere un pensiero anche a tutte le oltre 15.000 vittime di stragi registrate nel 1944 su tutto il territorio nazionale”.

Ha inoltre  precisato   “Nelle ultime settimane, partecipando alle cerimonie organizzate per commemorare le vittime delle stragi avvenute sui territori di vari comuni pisani, ho acquisito piena consapevolezza del pesante tributo di sangue pagato dalla popolazione civile della Toscana.Dai dati, infatti, emerge che delle 400 stragi accertate su tutto il territorio italiano, dal sud al nord, dalle truppe tedesche in ritirata, ben 280 risultano avvenute in Toscana, per un totale di circa 4.500 vittime". Ha sottolineato, infine “Nel corso di queste cerimonie  ho ascoltato vari interventi e, in particolare, ho avuto l'occasione di sentire i ricordi di alcuni familiari delle vittime e dei pochi testimoni, ancora in vita, delle stragi.

Queste testimonianze mi hanno fatto riflettere sulla volontà e capacità di raccontare i fatti, promuovendo ed alimentando il ripudio delle guerre e della violenza ma senza far trapelare alcun sentimento di odio.Mi piace esaltare il patrimonio di valori che ci hanno lasciato in eredità alcune delle vittime - come l'eroina Livia Ghereschi (insegnante laureata in lingue straniere) - che, pur avendo la possibilità di salvarsi, consapevoli del rischio che correvano sono andate incontro alla morte nel tentativo di poter essere di aiuto per gli altri concittadini".

Ha concluso la commemorazione l'intervento di Stefano Benotto che per conto del Comitato Interparrocchiale “Martiri della Romagna”  ha ringraziato tutti gli intervenuti.

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