Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Le reazioni alle punture d’insetti di dividono in due fondamentali modalità:
1-reazioni di tipo locale e
2-reazioni di ordine generale.
Le reazioni di tipo locale sono fastidiose ma non rappresentano nessun pericolo: la zona colpita si può arrossare, diventare rilevata sopra il piano cutaneo per lo sviluppo di edema locale, essere dolente o molto pruriginosa ma niente di più. Talvolta, in caso di insetti piuttosto voluminosi con una carica notevole di veleno, la puntura provoca la “necrosi” (morte) del tessuto dove questo è iniettato con la formazione di una piccola lesione dal colore nerastro che tuttavia non crea nessun problema immediato per la salute.
Le reazioni “sistemiche”, generali, possono invece essere molto pericolose e si può rendere necessaria una terapia medica d’urgenza.
La sostanza che l’insetto inietta, di solito una proteina, ha infatti oltre ad un potere irritante locale (che provoca sempre la comparsa dei segni irritativi nella zona colpita), anche la capacità di dare una grave reazione di tipo allergico generale.
Non legata quindi alla particolare tossicità della sostanza ma al suo potere di scatenare una grave reazione dell’organismo in risposta alla sostanza stessa.
Questa si può manifestare con una sintomatologia di tipo asmatico (fischi, sibili, difficoltà alla respirazione), oppure con lo sviluppo di un’”orticaria” cioè la comparsa sulla pelle di grandi bolle, a volte estese su tutto il corpo.
Può in casi rari scatenare anche quella che è la forma più grave di reazione allergica e cioè lo shock anafilattico con brusco abbassamento della pressione arteriosa, perdita di coscienza, con un effettivo e immediato pericolo di vita.
Di solito questa forma drammatica compare dopo un episodio allergico precedente (sensibilizzante), sempre per la puntura dello stesso insetto. La puntura provoca cioè una sensibilizzazione dell’organismo alla sostanza che nel caso venga iniettata di nuovo (quindi è obbligatorio lo stesso tipo di insetto) può scatenare una grave crisi allergica.
Nei casi in cui sia comparsa un’ orticaria od una crisi asmatica in occasione di una puntura precedente, il paziente e i suoi familiari devono essere avvisati di questa possibilità, in modo da sapere come affrontarla in caso di puntura dello stesso insetto. Il medico saprà indicare poi al paziente un’eventuale terapia d’urgenza (cortisonici, adrenalina, antistaminici), programmare una vaccinazione desensibilizzante ed infine dare tutte le indicazioni utili sul comportamento da tenere in caso di crisi acuta.
Un concetto fondamentale da tenere sempre ben presente per capire immediatamente la gravità di quello che sta accadendo: più la reazione è precoce, tanto più è grave!!
Uno shock anafilattico, cioè la reazione più grave e capace di mettere in pericolo la vita del paziente, compare “immediatamente” dopo la puntura. Se passano minuti od anche ore dopo che l’insetto ha punto la reazione non potrà più verificarsi con una intensità tale da mettere a rischio la vita del paziente. Ci saranno il gonfiore, il prurito, il rossore, il dolore, tutti segni della reazione locale ma lo shock non potrà più avvenire.
In caso di puntura la prima cosa da fare è l’applicazione di ghiaccio od acqua fredda. Se si ritarda questa semplice misura la reazione locale sarà maggiore. In caso di forte dolore possono essere somministrati antidolorifici (ma il dolore passerà ugualmente, in poco tempo), per il prurito si possono utilizzare pomate antistaminiche (antiallergiche) o antistaminici per bocca (possono dare un po’ di sonnolenza).
Nel caso di puntura di zecca bisogna costringere l’insetto a lasciare la presa e non schiacciarlo o tirarlo per il corpo. La testa, infatti, è infilata sotto la pelle e attaccata con due pinze come le chele dei granchi e non viene via con il corpo. In questo caso si può riscaldare la zona (anche con una sigaretta accesa), o applicare alcool, olio, acetone che fanno lasciare la presa.
Se la testa dovesse in ogni caso rimanere sotto la pelle non è pericolosa e la guarigione avviene spontaneamente dopo qualche settimana: se la zecca ha trasmesso qualche malattia la presenza o meno della testa non ha influenza.
In caso di morso di zecca è comunque sempre utile praticare una profilassi antibiotica e prestare attenzione nelle tre settimane seguenti alla eventuale comparsa di febbre, eruzione cutanea, ma di testa da riferire prontamente al medico curante.