Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
LE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI SAN GIULIANO TERME
Quando si vanno ad analizzare i dati che emergono dalle domande che i cittadini di San Giuliano Terme presentano per partecipare ai bandi per l'accesso a sussidi economici che Regione Toscana, Provincia, S.D.S. e Comune pubblicano, in un settore molto delicato e particolare quale quello del sociale, si riscontrano dei risultati molto particolari.
Quella situazione di diffuso disagio economico di cui sentiamo tanto parlare da Sindaco ed Assessora, non sembra corrispondere a quella che l'oggettività del dato numerico fornisce.
Vi sono state, infatti nel 2012, solo sei domande per l'accesso al contributo per la prevenzione degli sfratti per morosità, un solo progetto presentato alla Regione, in tutto il territorio sangiulianese , di accoglienza di persone con disabilità per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali, solo dieci domande presentate per il bando Famiglie Numerose.
Le richieste per ricevere i contributi regionali per l'accesso ai servizi prima infanzia 2012-2013, sono state solo sei ed ancora, come non ricordare, il doppio flop , 2010 e 2011, fatto dalla giunta, con zero richieste ricevute per l'accesso al microcredito agevolato per i giovani, per pagarsi l'affitto.Se a questi dati si aggiungono quelli che, su una popolazione di circa trentunomila abitanti, nel 2011, sono pervenute 55 domande per il bonus energia (0,17%), 79 per il bonus acqua (0,25%), 60 per il bonus gas(0,18%), 85 per i buoni libro(0,26%), 329 per l'esenzione ticket(1,02%) inferiori del 10% rispetto al 2010 che erano 351, sembrerebbe che la situazione non possa certo definirsi positiva, ma neanche così drammatica come potrebbe apparire dalle dichiarazioni di chi governa il comune. Tutti i contributi che vengono erogati non sono certo cospicui, ma per chi si trova in situazioni di disagio dovrebbero essere utili.
La domanda che viene da porsi è, allora, quali possono essere le ragioni o le cause che portano l'amministrazione a dover riscontrare una così modesta partecipazione.Scarsa pubblicità dei vari bandi che non permette agli interessati di venire a conoscenza della possibilità di accedere ai contributi? Offerta di aiuto economico che non coglie le reali necessità di coloro che si trovano in difficoltà, rendendo minimali le richieste di sovvenzioni ?.
Poche domande presentate, perché, fortunatamente, gli abitanti di San Giuliano Terme non hanno bisogno, se non in pochi, di ricorrere a questi tipi di sussidi?.L'ultima ragione sarebbe la più positiva, ma forse la meno realistica, ecco allora che questa amministrazione di sinistra che dice di porre alla base del proprio programma di governo l'attenzione massima verso le fasce meno abbienti, deve trovare soluzioni ed invece di far fare studi per dove mettere i parcheggi a pagamento nelle varie frazioni, o disporre nuove valutazioni da parte di altri periti per la stesura del nuovo bando sulle farmacie, il primo andato deserto anche quello, faccia ricerche per individuare i settori in cui si trovano le maggiori richieste di aiuto.Non può giustificarsi trovando la puerile scusa che i bandi, sono, nella maggior parte dei casi, fatti da Regione o Provincia e quindi non direttamente gestiti .
Un Comune che si rispetti, deve far sentire il proprio peso politico in ogni assemblea e pretendere che le esigenze dei propri cittadini nei vari settori, ma sopra tutto in quello delle politiche sociali, vengano supportate e condivise ad ogni livello con l'impiego di fondi.I dati riportati sono chiari, oggettivamente inconfutabili; se, come è verificabile, non tutti i soldi assegnati ai vari bandi sono stati spesi, si provveda al loro reimpiego, sempre nel sociale, dove maggiore è la richiesta, “contributo all'affitto”.
Cons. Riccardo Maini (Indipendente)