I consigli de L'oro del colonnello:
Nonostante le previsioni meteo ci abbiano fatto un pò soffrire, è finalmente arrivata la pioggia; non a sufficienza di quanto il terreno riarso ne avrebbe avuto bisogno, ma bastevole per fermare l’emergenza idrica negli oliveti dei Monti Pisani.
Ora si fermerà la cascola dovuta allo stress idrico, le foglie riapriranno i loro stomi e riprenderanno la fotosintesi, i frutti aumenteranno le loro dimensioni ed a breve inizierà la loro inoleizione, cioè l’accumulo di sostanza grassa, che avviene nel mese di settembre.
Nonostante i consigli a non farlo, dove la produzione è più importante della salute e dell’ambiente, sono stati effettuati trattamenti a calendario con dimetoato per la lotta preventiva alla mosca: doppio errore, poichè la presenza dell’insetto è al momento sotto la soglia di intervento e si poteva arrivare al raccolto con un trattamento posticipato, mentre chi ha trattato nella scorsa settimana, ne dovrà fare un altro prima del raccolto.
Speriamo che lo vietino presto, non è più tollerabile che nei pressi delle abitazioni venga usato un prodotto volatile altamente nocivo per la salute dell’uomo e degli animali.Come ho detto prima, la presenza della mosca olearia non è massiccia come l’anno scorso, ma ciò non ci autorizza ad abbassare la guardia, settembre è sempre un mese a rischio, poichè si verificano le migliori condizioni per un’infestazione, dovuto al calo delle temperature, maggiore umidità, frutti perfettamente ricettivi.
Dal momento che nelle nostre zone la presenza di questo insetto non è omogenea, bensì a “macchia di leopardo”, si consiglia di consultare i bollettini dei vari Comuni o quello della Strada dell’olio dei Monti Pisani; ma la cosa migliore è sicuramente che ognuno controlli il proprio oliveto ed impari a riconoscere il segno triangolare lasciato dalla mosca con il suo ovodepositore, le protuberanze dei tunnel formati dalla larva che avanza all’interno del frutto ed eventuali fori di uscita della mosca che ha concluso il suo ciclo all’interno dell’oliva.
Chi non vuole usare insetticidi e non lo ha fatto la scorsa settimana, può effettuare un trattamento a base di poltiglia bordolese, oppure caolino, servono a rendere poco appetibile o addirittura non riconoscibile l’oliva da parte della mosca. Alla prossima settimana